E’ di oggi la notizia della bimba di 3 mesi morta in un incidente stradale nel casertano. Il fatto che colpisce di piu’, oltre alla tenera eta’ della piccola, e’ che a causare l’incidente mortale sia stato un extracomunitario che guidava sotto gli effetti di un mix di droghe. Questo nasconde un po’ altri fatti, che riporto qui:
‘[…] una Nissan Micra ha invertito il senso di marcia, invadendo l’altra carreggiata e andandosi a schiantare contro una Fiat Punto,[…].Il violento scontro ha causato, oltre alla morte della piccola, anche il ferimento degli altri cinque occupanti. Tra di loro le due sorelline, di 3 e 5 anni, […]. Nella macchina, oltre ai genitori della vittima, Ciro F. e Grazia M., c’era anche una cuginetta più grande, di 16 anni.’
Ora, la famiglia viaggiava su una Fiat Punto a bordo della quale si trovavano i 2 genitori, 2 sorelline, 1 cugina e 1 bimba di 3 mesi, totale sei persone. La Fiat Punto e’ omologata al massimo per 5 persone, quindi la domanda e’: dov’era sistemata la bimba di 3 mesi ? La cosa che suonerebbe piu’ logica e’ che fosse in un seggiolino omologato, ma visto il tragico epilogo direi che si trovasse sul sedile anteriore in braggio ad un adulto. Nessuno ha notato questo fatto ?
Certamente quindi, l’extracomunitario non doveva essere alla guida e giustamente incorrera’ nelle sanzioni dovute, ma a mio modesto avviso una partecipazione alla colpa la dovrebbero avere anche i genitori, per avere messo a rempentaglio la vita di almeno uno dei passeggeri (che sedeva in braccio alla persona sul sedile anteriore, presumibilmente la bimba di tre mesi).
Quindi, anche i genitori sono colpevoli, sebbene non fossero extracomunitari e nemmeno sotto l’effetto delle droghe.
Se solo i giornali dessero maggiore risalto anche a questo aspetto della vicenda, forse si salverebbero tante persone, spesso incapaci di decidere come la bimba di 3 mesi, che viaggiano senza cinture, senza seggiolini, senza sedili rialzati, in barba ad ogni norma di sicurezza dettata piu’ dal buon senso e dall’amore per i propri cari prima che dalla legge, e poi gridano alla disgrazia.

Era da un po’ che volevo fare l’acquisto, che poi non comporta una spesa eccezionale, ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro alla fine ho sempre rimandato.
Qualche settimana fa invece, complice forse le temperature torride, sono andato a prendere una gelatiera Philips. E’ il modello piu’ economico, circa 70 euro, senza il motore frigo ma con una cella refrigerante da mettere preventivamente in congelatore.
Devo dire che ne e’ proprio valsa la pena; se si ha tempo ci si puo’ sbizzarrire nel fare i gelati classici, tipo la vaniglia o la stracciatella, che comportano un po’ di lavoro in piu’ (le uova, il latte, la panna, lo zucchero e cosi’ via), ma se si ha poco tempo si puo’ optare per il gelato allo yoghurt: 500 ml di yoghurt, 200/250 ml di panna da montare (montata appena in modo che si addensi, non deve montare copletamente), un po’ di zucchero a velo e via, nella macchina che nel giro di un 40/60 minuti restituisce un prodotto eccellente, davvero ottimo. Se poi sciogliete della cioccolata fondente con un cucchiaio di latte, otterrete la guarnitura: presente lo yoghurt gelato che trovate nelle gelaterie ?
Ecco qui il risultato:

Oggi non ho voglia di scrivere, anche se ci sarebbe da insultare un po’ quel tizio che ha proposto di fermare Internet in modo che la gente torni ad uscire la sera a socializzare, anche se lui non me lo vedo a frequentare bar, trattorie e pizzerie, quanto piuttosto rifugiato in qualche casa lussuosa.
Di ritorno dal giretto in bici di lunghezza media, vi propongo le canzoni che sono sul lettore MP3 che mi accompagnano quando pedalo in solitaria (non necessariamente nell’ordine):
Evanescence – Going Under.mp3
Evanescence – Bring Me To Life.mp3
Evanescence – Everybody’s Fool.mp3
Evanescence – Haunted.mp3
Green Day – American Idiot.mp3
Green Day – Jesus of Suburbia.mp3
Green Day – Holiday.mp3
Green Day – Boulevard of Broken Dreams.mp3
Litfiba – Cangaceiro.mp3
Litfiba – Lo spettacolo.mp3
Litfiba – Maudit.mp3
Litfiba – Gioconda.mp3
Litfiba – Tex.mp3
Negrita – Mama mae’.mp3
Negrita – Tonight.mp3
Negrita – Transalcolico.mp3
Negrita – In ogni atomo.mp3
Negrita – A modo mio.mp3
Negrita – Io Pochahontas me la farei.mp3
Negrita – Per quello che dai.mp3
Negrita – Radio Zombie.mp3

Immagino che tutti abbiano letto la notizia che riportava come sia stata comminata una multa di 50 euro ad un bambino di 4 anni, colpevole di avere mangiato un panino in centro a Verona. Molti si sono scandalizzati, sia perche’ ad essere multato e’ stato un bambino, sia perche’ il fatto in se non e’ visto come meritevole di sanzione.
Tralascio le bagarre politiche, in quanto questi sono provvedimenti presi da sindaci di destra e sinistra (ad esempio a Venezia), ma mi soffermo sul merito del provvedimento stesso.
Intanto, e’ giusto multare un bambino di 4 anni ? E’ da chiarire che ovviamente la multa e’ stata fatta ai genitori che non hanno impedito al minore di comportarsi in maniera contraria alla norma varata. Eccessiva ? Forse, probabilmente perche’ non viene vista dalla prospettiva corretta.
Un bambino di 4 anni puo’ calarsi i pantaloni e pisciare tranquillamente in mezzo alla strada ? Quasi certamente qualcuno avrebbe qualcosa da ridire, i piu’ farebbero un cenno di disapprovazione ai genitori data la giovane eta’ del ‘responsabile’. Ora poniamo che la pisciata non sia casuale, ma diretta alla tua automobile e che colpisca in pieno la fiancata. A questo punto sono certo che andresti dai genitori e ti incazzeresti. Se non lo faresti, sostituisci all’auto qualcosa cui tieni. Ovvio che al bambino non fai nulla, ha solo 4 anni, ma ai genitori che lasciano fare almeno le rimostranze certamente si’.
Ebbene, la citta’ non e’ patrimonio di tutti e quindi anche mio e tuo ? Perche’ quindi qualcuno dovrebbe essere libero di imbrattare e sporcare ? Se il bambino che sporca ha solo 4 anni, la multa si fa ai genitori per non aver saputo educare il figlio.
Qualcuno lamenta che vietare i bivacchi ed i picnic e’ eccessivo e che le norme contro lo sporcare ci sono gia’: allora, o e’ eccessivo e quindi non si deve limitare la possibilita’ di sporcare, oppure una norma in piu’ che ribadisca il concetto non e’ negativa. Se per caso la frase ‘non sporcare’ non e’ di facile comprensione, ben venga che si espliciti meglio il concetto con cartelli e norme ad-hoc, se proprio e’ cosi’ difficile.
Veniamo poi alle motivazioni secondo cui la regola introdotta e’, a mio modesto avviso, corretta. Se qualcuno va alla Casa di Giulietta si rende conto dell’incivilta’ di molte persone:

Ecco le condizioni in cui si trova, con fogli appiccicati ovunque, scritte non solo su quel muro ma anche nella via che introduce alla casa.
Non e’ quindi sufficente fidarsi del buon senso civico delle persone, e’ necessaria una norma che impedisca questo scempio ? E come viene trattato questo monumeto, sicuramente in tutte le citta’ c’e’ un esempio valido. Mi viene in mente ad esempio il muro del santuario in cui viene rappresentata la vita di San Francesco d’Assisi a La Verna, con scritte incise nel muro che hanno portato via parte dei dipinti: anche li c’e’ un cartello con scritto ‘Si prega di non scrivere sui muri’. Hanno dovuto esplicitare il concetto. Un po’ come dire ‘Si prega di non prendere a martellate il David di Donatello’.
E se a fare questi scempi fosse un ragazzino di 4 anni, che magari con una penna rovina una tela agli Uffizi ? Non facciamo niente perche’ ha 4 anni ? No, si prendono i genitori e si applica la pena prevista (sempre troppo poca probabilmente).
Tornando quindi al fatto iniziale, e’ giusto punire per un panino mangiato in centro ? Si’, perche’ la norma e’ frutto di anni e anni di incivilta’ e quando c’e’ deve essere applicata, perche’ se tanti mangiavano con accortezza e buttando via cartacce e rifiuti negli appositi contenitori, molti di piu’ consumavano lasciando briciole sui monumenti, macchie di salse, sacchetti e contenitori di bevande.
Vengono puniti i possessori di cani che non raccolgono gli escrementi degli animali, e riteniamo non giusto punire i genitori di bambini che imbrattano o, comunque, violano le norme ?

Leggo su La Repubblica che Daniele Luttazzi (sito personale) tornera’ in TV, e precisamente sul canale La 7.
Una buona notizia per quanto riguarda l’aspetto politico dell’allontanamento del satirico Daniele dalle reti RAI, ma siamo sicuri che sia una buona scelta ?
Luttazzi e’ certamente in gamba, ma se qualcuno e’ andato a vedere i suoi spettacoli a teatro (io ci sono andato quest’inverno per Barracuda 2007), si rendera’ conto che i suoi monologhi sono un po’ troppo per la TV in un paese come l’Italia in cui vengono censurate le pubblicita’ delle gomme da masticare Vigorsol a causa di una emissione gassosa dalla parte sbagliata.
E’ vero, la satira deve essere pesante, le giustificazioni date alle numerose proteste dopo la rappresentazione teatrale con gente che si e’ alzata durante lo spettacolo e se n’e’ andata e che hanno costretto i gestori del teatro a mandare una lettera di scuse a tutti gli abbonati, possono essere condivisibili, pero’ la televisione e’ altra cosa. In teatro puoi dire parolacce, insultare, prendere in giro, in televisione e’ differente. Censurano lo Zoo di 105 per qualche ‘vaffanculo’, figuriamoci se lasceranno a Luttazzi dire quello che vuole senza censura.
Daniele, ma non te l’aveva promessa anche SuperPippo la liberta’ di parola ?
Io punto 1 euro sulla vittoria della censura.

Ho sentito spesso parlare di Google Earth ma non e’ che mi sia mai interessato molto all’argomento, fino ad ora che mi sono dotato del navigatore, di cui ho gia’ parlato un paio di giorni fa.
Avendo scaricato il software di Big G per curiosita’, ho pensato se e come potessi usarlo per interfacciarmi al mio navigatore che in realta’ non viene visto come unita’ GPS bensi’ come un dispositivo Windoze CE(sso).
E’ possibile comunque analizzare i tragitti fatti, impostando la registrazione della traccia, in questo modo viene salvato un file contenente varie informazioni circa la posizione, l’altitudine e la velocita’, a patto di impostare il salvataggio in formato NMEA.
Il file che si ottieme e’ all’incirca cosi’:

$PSRFTXTVersion: 3.1.00.12.02-MTGC3S02-GSW3.2.2-SDK003P1.01a
$PSRFTXTTOW: 322636
$PSRFTXTWK: 1435
$PSRFTXTPOS: 4600791 255817 4625398
$PSRFTXTCLK: 96450
$PSRFTXTCHNL: 12
$PSRFTXTBaud rate: 4800
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,144557.641,V,,,,,,,130767,,*2D
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,145615.468,V,,,,,,,156747,,*25
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,112346.571,V,,,,,,,123457,,*2F
$GPGGA,112357.571,,,,,0,00,,,M,0.0,M,,0000*57
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPGSV,3,1,10,12,77,011,28,05,70,300,31,30,53,279,,09,51,135,*73
$GPGSV,3,2,10,14,37,294,35,01,10,327,,02,25,108,,04,22,069,*70
$GPGSV,3,3,10,06,20,211,,07,12,215,*7C
$GPRMC,1741211.571,V,,,,,,,111237,,*2E
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,112338.571,V,,,,,,,112317,,*21
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,164234.371,V,,,,,,,111237,,*26
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,176753.571,V,,,,,,,112707,,*20
$GPGGA,112312.571,,,,,0,00,,,M,0.0,M,,0000*54
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E

Il problema sorge quando lo si vuole importare in Google Earth, poiche’ il formato non e’ tra quelli supportati, ma ecco che ci viene in aiuto GPSbabel, un convertitore di formati di output GPS, una veloce letta tra le miriadi di opzioni, poi basta eseguire il seguente comando:
gpsbabel -i nmea -f log_2007-07-11_18-42-52.bin -o kml -F pippo.kml
per ottenere il desiderato file in formato kml appetibile al software di Big G.
In realta’ non ho provato molto, mi sono limitato a stare fermo, pero’ ogni 30 secondi questo aggeggio salva le informazioni nel file, per cui mi ha tracciato una mappatura degli spostamenti…stando fermo 🙂
Domani faccio un salto sul lago in moto, vediamo cosa mi dice, magari vedo di fare uno screenshot aggiornando questo articoletto.

Ho letto un paio di settimane fa, su Slashdot, Digg e altri, di qualcuno che ha messo la tastiera del computer in lavastoviglie per procedere ad una sua bella pulizia. Ebbene, la tastiera che ho in ufficio e’ piuttosto vecchia, marchiata ‘Designed for Windoze 95’, e negli anni ha raccolto di tutto (bleah…), non voglio buttarla via essendo con layout americano e con dei tasti ‘vecchia maniera’ che si premono piuttosto bene ed hanno un buon feeling, ma era veramente orripilante in quanto a contenuti e condizioni.
Gia’ qualche anno fa avevo provveduto ad un lavaggio, aprendola e passando acqua e vari detersivi, ma il risultato e’ stato buono, ma niente a che vedere con quello che si ottiene usando la lavastoviglie :).
La tastiera ora e’ bella linda, pulita anche tra i tasti (che non ho smontati), con l’unico neo di avere un odore piuttosto forte di brillantante 🙂 ma che con il tempo presumo andra’ via. Come consigliato dai vari siti si deve avere l’accortezza di fermare il lavaggio quando inizia l’asciugatura, in piu’ aggiungo io, meglio metterla con i tasti verso il basso altrimenti si ferma l’acqua ed il tutto non avviene nel migliore dei modi. Fatto il lavaggio ho messo la tastiera sul balcune per un paio di giornate assolate e calde (non al sole…) per l’asciugatura, ed oggi l’ho connessa: perfetta :).

Non ho mai avuto molto senso dell’orientamento, o meglio, se mi dicono di andare in un posto prima o poi ci arrivo, non mi perdo, pero’ a volte diventa una seccatura fermarsi, controllare la cartina (senza sapere esattamente dove ci si trova), il tutto reso ancora piu’ complicato in moto: la cartina e’ nel baule posteriore, quindi ferma, togli i guanti, il casco, il sottocasco, d’estate c’e’ caldo, e cosi’ via. Il colmo raggiunto qualche settimana fa, direzione Brescello, il paese di Don Camillo e Peppone, in cui abbiamo perso un sacco di tempo nelle campagne tra Mantova e Parma.
Allora ho deciso: mi compro un navigatore GPS, oltre a quello USB da collegare al portatile e da usare con GPSDrive, decisamente scomodo in moto.
La scelta e’ caduta, per motivi di prezzo, su un Mio C220.
E’ piccolo (sta in una tasca), facile da usare ed e’ piuttosto sensibile, nessun paragone possibile con l’adattatore USB che deve avere un’ampia visione del cielo per funzionare. Un solo difetto: gira con Windoze CE, il che significa che dopo un po’ di smanettamenti vari si e’ piantato. In realta’ ho usato un software che e’ a corredo ma resomi conto che non stava facendo niente di utile ma che anzi pareva essersi piantato (pure lui), ho arrestato la procedura, da li in poi il navigatore non e’ piu’ andato. Fatto reset hardware premendo il pulsante di accensione per 8 secondi come previsto ma il bootstrap non avveniva e si fermava ad un laconico ‘please use map dvd to recover the software’. Peccato che la procedura di recover non funzionasse, perche’ essendoci sulla memoria interna gia’ un sistema e le relative mappe, veniva fuori il messaggio di mancanza spazio.
Ho perso un bel po’ di tempo ieri notte fino alle 2.30, poi stamattina ho telefonato al numero a pagamento dell’assistenza che, alla fine, per 0.60 euro al minuto mi ha detto che avrei dovuto portarlo in assistenza. Per recuperare una memoria ? Il problema e’ che non trovavo modo di vedere il contenuto della memoria interna. Alla fine ho risolto grazie ad un forum.
In sostanza distribuiscono una versione modificata, diciamo pure sottoposta ad un bell’hack, del software Mio Transfer che consente non di caricare o cancellare alcuni tipi di file dal dispositivo, ma di vederne il contenuto come un filesystem, e quindi di cancellare il tutto. Infatti, una volta cancellata la directory ‘MioMap’ e avere liberato spazio dalla memoria, si puo’ procedere alla procedura di recovery dal DVD.

Leggo su ‘L’Arena’, il quotidiano di Verona:
Sull’argomento è intervenuto anche Riccardo Delfanti, consigliere della settima circoscrizione per l’Ulivo [ed ex presidente della stessa circoscrizione, quindi direttamente coinvolto nella decisione di installare i dossi NdB], ma per difendere la sistemazione della strada sotto accusa.
«La zona è illuminata, c’è la segnaletica. Forse si possono mettere segnali lampeggianti, ma ricordiamoci che esiste una responsabilità personale diretta da parte di chi aziona acceleratore e freni del mezzo che guida.

Eh no, caro Delfanti, non ci siamo, questa non e’ la risposta che la cittadinanza, ed i familiari delle vittime prima, ed i motociclisti in genere poi, si aspettano, qui non si parla della donna che dopo un estorsione decide di azionare l’acceleratore e di non fermarsi all’alt dei Carabinieri, non si parla di gente che va a 200 km/h in mezzo al quartiere, stiamo parlando di persone che viaggiano normalmente, a velocita’ del tutto accettabili e se facciamo riferimento al primo deceduto, cui la perizia attribuiva una velocita’ di 62km/h, nemmeno da ritiro della patente essendo entro i 40km/h di scarto dal limite. Eppure questi sono morti.
Sul fatto che la zona poi sia illuminata, i due morti sono ad indicare quanto lo sia, infatti se la luce c’e’ nei due dossi centrali, non si puo’ dire lo stesso per i due esterni, proprio uno dei quali ha causato entrambi i decessi. Non solo, anche fossero illuminati sono assolutamente invisibili di sera, quando piove, con la nebbia, quando dopo pochi mesi la vernice gialla delle strisce sbiadisce.
Ne abbiamo parlato per un’ora al ricevimento del battesimo della nipote di un comune conoscente, lei ha avviato il discorso, e io le ho parlato dei rischi, di tutti i dubbi circa i 30 km/h e nemmeno lei mi sembrava cosi’ convinto del provvedimento che era stato emanato evidentemente per tenere buoni coloro che minacciavano di bloccare il nuovo ponte, provvedimento che ora si sente in obbligo di difendere altrimenti tutti si chiederebbero perche’ non e’ stato rimosso dopo il primo morto. Ebbene, ora riduciamo tutto ad uno ‘e’ chi guida ad avere il comando del gas, ed e’ lui a decidere se morire o meno’. Mi spiace, ma non condivido questo punto di vista che mi sembra incurante dello situazione esistente che si e’ venuta a creare con questi limiti assurdi, ma soprattutto dei sentimenti delle famiglie che hanno perso un loro caro.

Qualche tempo fa, era settembre 2005, nelle strade del mio quartiere un motociclista, poi rivelatosi anche un lontano conoscente, perse la vita a causa dei dossi rallentatori che sono stati installati per far rispettare il ridicolo limite di velocita’ di 30km/h vigente in tutto il quartiere.
Le indagini hanno portato in primo grado all’assoluzione del comune in quanto i dossi sono a norma, infatti non sono illuminati, non hanno illuminazione passiva e il colore che li dovrebbe segnalare sbiadisce dopo pochissimo tempo, senza contare la nebbia d’inverno o i giorni di pioggia in cui si confondono con tutto il resto della strada, ma c’e’ il cartello ‘attenzione dossi’.
Ebbene, ieri altro morto, sempre motociclista, sempre stesse circostanza, velocita’ pazzesche (si narra che il morto del 2005 andasse a 62, leggasi sessantadue, chilometri l’ora), un po’ piu’ giovane visto che aveva 25 anni.
Mi chiedo, e mi ripeto, da quando sia entrata in vigore la pena di morte per l’eccesso di velocita’, e perche’ non mettere direttamente un fucile collegato con un velox, sarebbe piu’ rapido e indolore.