…ed ovviamente bici.
Appena rientrato da poco piu’ di una settimana di vacanza.
Quest’anno il programma prevedeva alcuni giorni a Cattolica per qualche giorno di mare prima del consueto appuntamento di Perugia per Umbria Jazz 2012, culminato con il concerto di Sting. Ma andiamo per ordine.

Dopo alcuni giorni in cui ho cercato di sistemare il VFR (cambio olio motore, filtro, candele e pastiglie freno), sabato parto, direzione Cattolia: tutta autostrada con alcuni incolonnamenti giusto per rendere ancor piu’ fastidiosa la tappa: odio l’autostrada.
Teoricamente si trattava di un periodo di mare e sole, ma non potevo non andare via in bici πŸ™‚ per cui come l’anno scorso sono andato lunedi’ e giovedi’ all’Hotel Dory di Riccione a noleggiare una bici da corsa, e come l’anno scorso si trattava di una Scott CR1 Pro in carbonio (25 euro al giorno) ed i giri sono stati sulla falsariga di quelli proposti da Riccione Bike Hotels e le cui tracce sono reperibili su GPS Riccione.

Prima uscita di circa 150km prendendo spunto dal ‘Rocche e castelli dei Malatesta – via monte Luro’ (prima parte, seconda parte), piuttosto impegnativo piu’ per l’alta temperatura che per le salite, mai difficili. Devo aver fatto fuori almeno tre litri d’acqua oltre ad averne rubata un po’ in un cimitero per bagnarmi il berretto e tenere fresca la testa πŸ™‚

Il secondo giro un po’ meno impegnativo ha preso spunto dal ‘Giro il Raffaello – Urbino’, in un giorno in cui la temperatura e’ scesa di qualche grado (prima parte, seconda parte). Entrambi li consiglio, io li ho fatti a velocita’ molto turistica, per ammirare il paesaggio, fermarmi a fare qualche foto, bere spesso, mangiare. Come ho scritto l’anno scorso, e’ bellissimo sapere di poter prendere la bici e andare a farsi un giro, avere quel minimo di preparazione che da la consapevolezza di essere tranquilli che, in un modo o nell’altro, a casa si torna πŸ™‚
Riparto il venerdi’ successivo, con un segno della maglietta e dei pantaloncini ancor piu’ marcato di quando sono arrivato πŸ™‚ (in effetti lunedi’ non mi sono messo la protezione solare e mi sono mezzo ustionato πŸ˜‰ ) destinazione Perugia. Qui ovviamente non c’e’ autostrada, per cui posso sbizzarrirmi ad affrontare in moto una strada bellissima, che consiglio vivamente: la SS 73bis di Bocca Trabaria.
A Perugia e’ sempre bello l’ambiente anche se quest’anno il livello era piuttosto sotto tono…Sono tornato al B&B ‘C’era una volta’ che frequento di solito in queste occasioni, bello, tenuto egregiamente e con la calda accoglienza dei titolari.
Da citare, sempre nei giri nei dintorni, un’altra bella strada, la SS 444 che da Assisi porta a Gualdo Tadino (paese che non merita la visita…passate pure oltre): asfalto mediocre ma bella paesaggisticamente e come guidabilita’.
Domenica sera concerto di Sting, molto bello pure questo, pur non essendone un appassionato devo dire che mi sono divertito a riascoltare brani della sua lunga carriera.
Lunedi’ rientro, ovviamente cercando di limitare al massimo l’autostrada, per cui mi sono sparato un bel pezzo di appennino fino a Sasso Marconi dove, inevitabilmente, ho imboccato il casello. Le strade appenniniche sono sempre una rivelazione, intanto per i limiti di velocita’ che spesso e’ di 70km/h, e poi perche’ sono generalmente ben tenute. Oggi poi la tratta principale sarebbe dovuta essere tra Barberino di Mugello e Monghidoro, via passo della Futa e Raticosa, in realta’ a Stia ho sbagliato strada e sono finito a Pontassieve facendo pero’ un’altra bellissima strada (la SR70) ed un altro bellissimo passo (passo Consuma), che consiglio pure vivamente, ma anche la strada successiva per riportarmi a Dicomano (la SS67) presenta paesaggi molto belli. Poi ovviamente Futa e Raticosa…bellissimi con la sequenza infinita di curve che dal passo Raticosa porta a Monghidoro che la rende piu’ un toboga che una strada…si arriva alla fine con polsi, mani e spalle doloranti.
Unico neo l’alta quantita’ di autovelox, un funzione o no non si sa, che costringono veramente quasi piu’ a guardare a bordo della strada che prestare attenzione alla stessa o a godersi il viaggio: io sono fermamente contrario agli autovelox, e’ giusto bastonare chi corre (e su queste strade ce n’e’ sicuramente di gente che viaggia ben oltre il limiti), ma li si devono fermare e sequestrare il mezzo…ma questo e’ altro discorso.
Finale con il brivido…penso di aver superato ogni limite di percorrenza con un pieno di benzina, ho avuto veramente paura di fermarmi tra le due uscite di Modena πŸ™‚ con gli ultimi chilometri in scia di un camion ai 100km/h pur di andare avanti con l’acceleratore pelato πŸ™‚
Alla prossima.