Ecco un breve report su un’altra uscita in moto, sfalsata rispetto all’entry precedente poiche’ in ritardo essendosi svolta dal 20 di luglio.
Dopo alcuni anni un cui ci recavamo a Perugia per Umbriajazz, quest’anno vista la mancanza di persone (da un nostro punto di vista) interessanti, abbiamo optato per cambiare direzione puntando verso Lucca ed il suo Summer Festival.
Partenza il venerdi’ pomeriggio, verso le 15.30 per arrivare entro sera al punto di soggiorno visto che alle 21.30 iniziava il concerto di Joss Stone. Seguendo questa rotta(togliendo la fottuta autostrada) siamo arrivati verso le 20.30 per una rapida doccia presso la locanda San Ginese, gestita dalla simpatica Alida Bondanelli. Bella strada, seguendo la statale 12 dell’Abetone e del Brennero, con l’unico neo che essendo giorno feriale si e’ trovato il classico traffico commerciale di padroncini e furgoni, ma la strada merita veramente di essere percorsa.
Da li si riparte per Lucca, a pochi minuti di moto, parcheggio (senza problemi) e avvio nella piazza del concerto. Poca gente devo dire, quindi qualcosa di molto ‘intimo’ con una cantante dalla voce stupenda e calda, nonche’ molto carina 🙂
Il giorno dopo, per soddisfare i desideri della viaggiatrice che era con me, siamo andati al mare a Forte dei Marmi, rinomata localita’ balneare dalle parti di Viareggio. Si puo’ dire solo una parola, anzi due: inutilmente costosa. Quarantatre’ euro per un ombrellone, due sdraio ed un lettino sono effettivamente troppe, un mare che non ha nulla da far invidia a quello piu’ nostrano di Jesolo. Vabbe’, si sapeva e si era messo in preventivo, pero’…mai piu’.
Domenica vogliamo andare a fare un salto ad un lago nei dintorni, sempre verso la Versilia, il Lago di Massaciuccoli. Inforchiamo quindi la moto e ci dirigiamo verso questa meta, che si rivela essere in buona sostanza una palude, ottima per gli appassionati di ornitologia probabilmente, ma non per noi 🙂 per cui tiriamo diritto verso il mare ed approdiamo a Torre del Lago, che poi scopriremo essere meta di turismo balneare gay. Bella la spiaggia, il mare e’ come quello, a pochi km di distanza, di Forte dei Marmi per un prezzo di 15 euro di ombrellone e due sdraio. Ottimo.
Alla sera ci aspetta il concerto di Elisa. C’e’ piu’ gente rispetto al concerto di venerdi’ sera, ma comunque non ressa. L’evento dura di piu’, ma non mi entusiasma, non sono un fan di questa cantante, ma alla fine rimane una bella serata. Meno per le persone alte meno di 170 cm che si trovavano dietro, sia perche’ la piazza non offre un sistema che permetta a chi sta dietro di essere un po’ piu’ alto di chi sta davanti, ma anche perche’ Elisa ha la pessima abitudine di cantare seduta, quindi bassa e ferma in un punto per tutto il concerto, salvo alcuni momenti in cui si alza; questo comporta che se uno non vede all’inizio si perde tutto il concerto, dove invece muovendosi sul palco il cantante darebbe modo di essere visto in qualche momento da tutti.
Lunedi’ mattina si riparte per il rientro seguendo questo percorso, attraversando la Garfagnana. E’ una zona molto bella, a tratti forse un po’ troppo industrializzata seguendo una pessima abitudine che vuole spostare fuori dai centri abitati le strade e costruire cosi’ dei centri industriali, questo a mio avviso puo’ portare alla morte dei paesi che vivono su queste direttive (in sostanza, la morale del cartone Cars – motori ruggenti), togliendo il gusto di fare le strade. Tutto sommato una bella strada anche questa, anche la parte che abbandona la Garfagnana e si avvia verso Reggio Emilia da cui dirigersi a Carpi per prendere l’autostrada.
Un bel giro, belli i concerti, belli i posti…troppo caldo.
Una menzione a parte merita la locanda che ci ha ospitati. Se dovete andare dalle parti di Lucca e’ vivamente consigliata. Forse un po’ complicata da raggiungere la prima volta a causa della mancanza di indicazioni stradali, in particolare ad indicare l’entrata della corte, proprio a questo deve la tranquillita’, lontana dalle direttive autostradali e da strade di passaggio, ma ad un paio di chilometri dalla strada che collega Lucca a Pontedera, quindi molto facile raggiungere da li Lucca ma anche tutta la Versilia. Ottime camere, grandi, curatissime nei particolari (ad esempio, il cavo di rete per il collegamento ad Internet e’ tenuto ben visibile da una semplice, banale molletta), bollitore elettrico in camera con bustine di the, tisane e camomilla: chiedete la stanza 4 o 5, poste nel sottotetto con travi portanti a vista. La colazione e’ molto abbondante e soprattutto non ci sono orari, ci si mette semplicemente d’accordo con la locandiera per quando si pensa di alzarsi, una comodita’ estrema per chi, come noi, tornava tardi e non avendo programmi definiti per il giorno dopo si lasciava abbandonare nel letto fino a meta’ mattina 🙂
Alcune foto
Week end tra le dolomiti
Rientro in ufficio dopo un week end trascorso tra le amate dolomiti. Sono distrutto, fisicamente intendo 🙂 sorretto da una pastiglia di Aulin che sta lottando per sfiammarmi il collo. Oramai comincio ad avere una certa eta’ ma ‘fanculo, la moto e’ la moto e finche’ avro’ la forza per trascinarmici in giro lo faro’ 🙂
Partenza sabato mattina per arrivare entro ora di pranzo a Corvara in Badia, con cento km di fottuta autostrada. Arrivati verso le 13.00 per sederci in una pizzeria (evabbe’, non sono un amante dei piatti tipici e preferisco andare sul sicuro ;)). Poi siamo andati in auto al Lago di Anterselva(la cartina), molto bello, da visitare.
Il ritorno domenica sera con partenza verso le 17.00 facendo il Passo Gardena e passando da Ortisei.
Mappa del giro (esclusa la fottuta autostrada).
Che dire ? Sempre molto bello, sebbene la moto non sia perfetta in ciclistica e non consenta di affrontare come vorrei le curve ed i tornanti, il che e’ come andare in un parco acquatico e dimenticare il costume a casa. Appena finisce la stagione vedro’ di smontare la forcella anteriore ed il monobraccio posteriore: comincio a farmi l’idea che sia un maledetto cuscinetto a rulli.
L’unica nota stonata e’ che ogni volta che vado in Alto Adige mi incazzo sempre di piu’ per la questione del bilinguismo: siamo in Italia e si parli italiano, se uno vuole parlare tedesco lo fa a casa sua, senza obbligare nessuno a parlarlo. E’ intollerabile sedersi ad un bar e vedersi portare prima il listino in tedesco. E se pensate che sia una cosa giusta, provate a farvi assumere in qualche posto pubblico senza conoscere il tedesco. Ma questo, forse, va bene per un altro post 🙂
Ora mi godo l’indolenzimento del collo, dopo soli cinquecento km in due giorni. Bei tempi quando facevo i 4 passi del Sella in giornata, oppure il Passo dello Stelvio con puntatine in amene localita’ limitrofe, si parla di seicento km in giornata 🙂 Vabbe’, il tempo passa (e forse dovrei fare un po’ piu’ attivita’ fisica, ma con questo caldo…).
Sempre mitica la mia cara Honda VFR750 del 1991, e’ un peccato pensare al suo pensionamento, ma ogni tanto mi viene la tentazione.
Alcune foto
Vecchi ricordi…
Probabilmente a causa del gran caldo, mi sono tornati alla mente vecchi ricordi, vecchie musiche, che ho cercato e che mi sono riascoltato.
Sono cresciuto ascoltanto musica Reggae, con i dischi di mio fratello 6 anni piu’ grande e che quindi faceva parte di una scena molto diversa da quella che io mi sarei trovato ad affrontare alla sua eta’, piu’ orientata alla musica disco (non che io sia andato molto in realta’ in questi locali…). Comunque, la musica che ascoltavo non era il ‘banale’ Bob Marley, o almeno non solo, ma gruppi un po’ piu’ complessi, come gli Steel Pulse piuttosto che Black Uhuru, o gruppi italiani come gli Africa United (ora Africa Unite), andai a vari concerti a Milano, sempre a seguito di mio fratello vista la mia giovane eta’. Mio cugino faceva anche parte, come saxofonista, del gruppo veronese Niù Tennici (per chi se li ricorda, quelli di ‘Affitta na Ferrari’, che giro’ per un po’ anche sui circuiti radio nazionali).
Beh, tutto questo per dire che tornare indietro di venti e piu’ anni ascoltando questa musica che mi ha accompagnato ben prima dell’adolescenza, non so se faccia piacere o meno.
Beh, vedo comunque che questi gruppi sono ancora attivi, il che significa che non troppo tempo e’ passato.
Visto l’escursus musicale vi segnalo:
Scolta, di Beppe dei Niù Tennici
nonche’ un paio di apparizioni (visto che stanno un po’ tornando sulla scena musicale e cabarettistica):
Lo avevo detto io…
Non mi piace dire ‘…lo avevo detto io…’ ma in certi casi e’ d’obbligo.
Leggo su La Repubblica dell’aumento dei prezzi della pasta ma in sostanza di tutto quello che e’ legato al grano. Perche’ ? Ebbene, dopo avere ridotto gli agricoltori nella triste situazione di distruggere i prodotti perche’ poco conveniente la fase di raccolto e vendita, questi hanno visto nella produzione di mais, colza, girasole, alternative valide per migliorare la redditivita’ dei propri campi non con prodotti alimentari ma destinati ai biocarburanti, etanolo in primis.
Io ho sempre affermato che in una piccola realta’ questo sia sostenibile utilizzando le produzioni attuali di coltivazioni utili allo scopo, ma se tale situazione dovesse ampliarsi sarebbe ovvio che, non potendo aumentare gli spazi coltivabili, altre colture sarebbero state soppiantate, e cosi’ e’. Via il grano, ma anche spostamento d’uso del granturco non piu’ disponibile per l’alimentazione umana ma fatto finire nei serbatoi.
E tutto questo per non decidere che i motori a combustione interna, con lo stesso principio di funzionamento di fine 1800, sono alla frutta, hanno rese infime e sprecano la maggior parte dell’energia chimica del carburante. Metano, GPL, biodiesel, etanolo…sono tutte alchimie per mantenere in auge una tecnologia che dovrebbe essere eliminata. Idem per il motore a idrogeno che tutti vedono come ‘il futuro’. Ma quale futuro ! L’unica soluzione e’ l’auto elettrica, d’altronde anche per produrre idrogeno serve energia, quindi perche’ sprecarla per generare un gas pericoloso in un processo che diminuisce l’efficacia ? Il motore elettrico e’ il piu’ efficente, perche’ allora non alimentarlo direttamente dalla corrente ?
Il contro ? Serve una maggiore produzione di energia elettrica.
Anticipo gia’ un altro ‘Lo avevo detto io…’ per il futuro: quando nei campi verranno soppiantate le produzioni agricole per installare pannelli solari. La soluzione, purtroppo, per ora e’ il nucleare. Ogni altra possibilta’ e’ solo utopia e un metodo per spillare soldi agli stati in ricerche inutili e occupare posti negli istituti.
Perche’ sei qui ?
Si dice che la curiosita’ sia femmina, pero’ ogni tanto mi piace andare a controllare nei log di Apache per vedere come la gente abbia conosciuto il mio blog, e lo abbia quindi visitato. E’ piuttosto semplice, in quanto nei log ci sono righe tipo:
1.1.1.1 – – [08/Jul/2007:13:54:03 +0200] ‘GET /archives/cat_4/index.html HTTP/1.1’ 200 5143 ‘https://www.google.it/search?hl=it&q=mettersi+in+mostra+spiaggia&btnG=Cerca&meta=’ ‘Mozilla/5.0 (X11; U; Linux i686; en-US; rv:1.8.1.4) Gecko/20061201 Firefox/2.0.0.4 (Ubuntu-feisty)’
e se si nota c’e’ proprio il campo che indica cosa e’ stato cercato su Google per arrivare qui, in questo caso la frase ‘mettersi in mostra spiaggia’ (purtroppo non c’e’ scritto cosa passasse nella mente della persona nel formulare la query…).
Visto che Nanoblogger e’ tutto basato su script bash, mi sono chiesto se fosse possibile fare un plugin per mettere online anche i motivi per cui la gente arriva su questo blog. I risultati li potete vedere qui a destra.
In sostanza la cosa e’ piuttosto semplice, basta fare uno script per estrarre i dati come il seguente (grazie anche al manzo per il suggerimento, io odio le regexp):
if [[ ‘$line’ =~ ‘q=([[:alnum:]+]+)&’ ]]
then
echo ${BASH_REMATCH[1]}’
‘ | tr -d ‘/’ | tr ‘+’ ‘ ‘ | sed -e s/^ //g | sort | uniq >> $statsfile
fi
lanciarlo sui file di log di tanto in tanto per mettere l’output in un file che poi verra’ caricato dal plugin, messo nell’apposita dir, quando si generano le pagine:
NB_GoogleQueries=$(< /home/kevin/public_html/blog/Analyze/stats)
NB_GoogleQueriesOld=$(< /home/kevin/public_html/blog/Analyze/stats.old)
e poi lavorare nel template main_index.htm per includere queste variabili.
Se volete, potete scaricare un archivio con le varie cose fatte.
Ci sono un paio di cosette da sistemare, ad esempio limitare l’output alle ultime ricerche e basta, ma per ora sono poche, per cui non ne vale la pena.
PS: la rottura di scatole maggiore e’ gestire il logrotate, ma in qualche modo ho risolto 🙂
Un dosso in meno…
Oggi il L’Arena, il quotidiano di Verona, riporta la notizia che la nuova giunta comunale ha deciso di eliminare uno dei quattro dossi, piu’ precisamente quello che ha causato la morte di due motociclisti. Una bella vittoria, ma che lascia l’amaro in bocca in quanto nell’articolo viene riportato:
«Una nota del ministero dei Trasporti dello scorso 25 maggio», spiega l’assessore Tosato, «impone di rimuovere i dissuasori di velocità nelle strade in cui sono accaduti incidenti. Faremo dunque togliere il dissuasore di velocità nell’ambito di un complessivo progetto di riqualificazione della strada».
quindi l’ultimo giovane e’ morto inutilmente, il dosso andava tolto a seguito della nota del ministero dei trasporti, quindi perche’ era ancora li ? Qualcuno deve pagare per questa morte, speriamo che giustizia sia fatta anche se, essendo in italia, ne dubito fortemente.
Ora si deve cercare qualche motociclista volontario, affinche’ sacrifichi la propria vita nel progetto di eliminazione dei tre dossi rimanenti: si accettano candidature.
Il ritorno di Luttazzi
Leggo su La Repubblica che Daniele Luttazzi (sito personale) tornera’ in TV, e precisamente sul canale La 7.
Una buona notizia per quanto riguarda l’aspetto politico dell’allontanamento del satirico Daniele dalle reti RAI, ma siamo sicuri che sia una buona scelta ?
Luttazzi e’ certamente in gamba, ma se qualcuno e’ andato a vedere i suoi spettacoli a teatro (io ci sono andato quest’inverno per Barracuda 2007), si rendera’ conto che i suoi monologhi sono un po’ troppo per la TV in un paese come l’Italia in cui vengono censurate le pubblicita’ delle gomme da masticare Vigorsol a causa di una emissione gassosa dalla parte sbagliata.
E’ vero, la satira deve essere pesante, le giustificazioni date alle numerose proteste dopo la rappresentazione teatrale con gente che si e’ alzata durante lo spettacolo e se n’e’ andata e che hanno costretto i gestori del teatro a mandare una lettera di scuse a tutti gli abbonati, possono essere condivisibili, pero’ la televisione e’ altra cosa. In teatro puoi dire parolacce, insultare, prendere in giro, in televisione e’ differente. Censurano lo Zoo di 105 per qualche ‘vaffanculo’, figuriamoci se lasceranno a Luttazzi dire quello che vuole senza censura.
Daniele, ma non te l’aveva promessa anche SuperPippo la liberta’ di parola ?
Io punto 1 euro sulla vittoria della censura.
Mio C220 e Google Earth
Ho sentito spesso parlare di Google Earth ma non e’ che mi sia mai interessato molto all’argomento, fino ad ora che mi sono dotato del navigatore, di cui ho gia’ parlato un paio di giorni fa.
Avendo scaricato il software di Big G per curiosita’, ho pensato se e come potessi usarlo per interfacciarmi al mio navigatore che in realta’ non viene visto come unita’ GPS bensi’ come un dispositivo Windoze CE(sso).
E’ possibile comunque analizzare i tragitti fatti, impostando la registrazione della traccia, in questo modo viene salvato un file contenente varie informazioni circa la posizione, l’altitudine e la velocita’, a patto di impostare il salvataggio in formato NMEA.
Il file che si ottieme e’ all’incirca cosi’:
$PSRFTXTVersion: 3.1.00.12.02-MTGC3S02-GSW3.2.2-SDK003P1.01a
$PSRFTXTTOW: 322636
$PSRFTXTWK: 1435
$PSRFTXTPOS: 4600791 255817 4625398
$PSRFTXTCLK: 96450
$PSRFTXTCHNL: 12
$PSRFTXTBaud rate: 4800
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,144557.641,V,,,,,,,130767,,*2D
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,145615.468,V,,,,,,,156747,,*25
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,112346.571,V,,,,,,,123457,,*2F
$GPGGA,112357.571,,,,,0,00,,,M,0.0,M,,0000*57
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPGSV,3,1,10,12,77,011,28,05,70,300,31,30,53,279,,09,51,135,*73
$GPGSV,3,2,10,14,37,294,35,01,10,327,,02,25,108,,04,22,069,*70
$GPGSV,3,3,10,06,20,211,,07,12,215,*7C
$GPRMC,1741211.571,V,,,,,,,111237,,*2E
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,112338.571,V,,,,,,,112317,,*21
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,164234.371,V,,,,,,,111237,,*26
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
$GPRMC,176753.571,V,,,,,,,112707,,*20
$GPGGA,112312.571,,,,,0,00,,,M,0.0,M,,0000*54
$GPGSA,A,1,,,,,,,,,,,,,,,*1E
Il problema sorge quando lo si vuole importare in Google Earth, poiche’ il formato non e’ tra quelli supportati, ma ecco che ci viene in aiuto GPSbabel, un convertitore di formati di output GPS, una veloce letta tra le miriadi di opzioni, poi basta eseguire il seguente comando:
gpsbabel -i nmea -f log_2007-07-11_18-42-52.bin -o kml -F pippo.kml
per ottenere il desiderato file in formato kml appetibile al software di Big G.
In realta’ non ho provato molto, mi sono limitato a stare fermo, pero’ ogni 30 secondi questo aggeggio salva le informazioni nel file, per cui mi ha tracciato una mappatura degli spostamenti…stando fermo 🙂
Domani faccio un salto sul lago in moto, vediamo cosa mi dice, magari vedo di fare uno screenshot aggiornando questo articoletto.
Tastiera in lavastoviglie
Ho letto un paio di settimane fa, su Slashdot, Digg e altri, di qualcuno che ha messo la tastiera del computer in lavastoviglie per procedere ad una sua bella pulizia. Ebbene, la tastiera che ho in ufficio e’ piuttosto vecchia, marchiata ‘Designed for Windoze 95’, e negli anni ha raccolto di tutto (bleah…), non voglio buttarla via essendo con layout americano e con dei tasti ‘vecchia maniera’ che si premono piuttosto bene ed hanno un buon feeling, ma era veramente orripilante in quanto a contenuti e condizioni.
Gia’ qualche anno fa avevo provveduto ad un lavaggio, aprendola e passando acqua e vari detersivi, ma il risultato e’ stato buono, ma niente a che vedere con quello che si ottiene usando la lavastoviglie :).
La tastiera ora e’ bella linda, pulita anche tra i tasti (che non ho smontati), con l’unico neo di avere un odore piuttosto forte di brillantante 🙂 ma che con il tempo presumo andra’ via. Come consigliato dai vari siti si deve avere l’accortezza di fermare il lavaggio quando inizia l’asciugatura, in piu’ aggiungo io, meglio metterla con i tasti verso il basso altrimenti si ferma l’acqua ed il tutto non avviene nel migliore dei modi. Fatto il lavaggio ho messo la tastiera sul balcune per un paio di giornate assolate e calde (non al sole…) per l’asciugatura, ed oggi l’ho connessa: perfetta :).
Recover di un Mio C220
Non ho mai avuto molto senso dell’orientamento, o meglio, se mi dicono di andare in un posto prima o poi ci arrivo, non mi perdo, pero’ a volte diventa una seccatura fermarsi, controllare la cartina (senza sapere esattamente dove ci si trova), il tutto reso ancora piu’ complicato in moto: la cartina e’ nel baule posteriore, quindi ferma, togli i guanti, il casco, il sottocasco, d’estate c’e’ caldo, e cosi’ via. Il colmo raggiunto qualche settimana fa, direzione Brescello, il paese di Don Camillo e Peppone, in cui abbiamo perso un sacco di tempo nelle campagne tra Mantova e Parma.
Allora ho deciso: mi compro un navigatore GPS, oltre a quello USB da collegare al portatile e da usare con GPSDrive, decisamente scomodo in moto.
La scelta e’ caduta, per motivi di prezzo, su un Mio C220.
E’ piccolo (sta in una tasca), facile da usare ed e’ piuttosto sensibile, nessun paragone possibile con l’adattatore USB che deve avere un’ampia visione del cielo per funzionare. Un solo difetto: gira con Windoze CE, il che significa che dopo un po’ di smanettamenti vari si e’ piantato. In realta’ ho usato un software che e’ a corredo ma resomi conto che non stava facendo niente di utile ma che anzi pareva essersi piantato (pure lui), ho arrestato la procedura, da li in poi il navigatore non e’ piu’ andato. Fatto reset hardware premendo il pulsante di accensione per 8 secondi come previsto ma il bootstrap non avveniva e si fermava ad un laconico ‘please use map dvd to recover the software’. Peccato che la procedura di recover non funzionasse, perche’ essendoci sulla memoria interna gia’ un sistema e le relative mappe, veniva fuori il messaggio di mancanza spazio.
Ho perso un bel po’ di tempo ieri notte fino alle 2.30, poi stamattina ho telefonato al numero a pagamento dell’assistenza che, alla fine, per 0.60 euro al minuto mi ha detto che avrei dovuto portarlo in assistenza. Per recuperare una memoria ? Il problema e’ che non trovavo modo di vedere il contenuto della memoria interna. Alla fine ho risolto grazie ad un forum.
In sostanza distribuiscono una versione modificata, diciamo pure sottoposta ad un bell’hack, del software Mio Transfer che consente non di caricare o cancellare alcuni tipi di file dal dispositivo, ma di vederne il contenuto come un filesystem, e quindi di cancellare il tutto. Infatti, una volta cancellata la directory ‘MioMap’ e avere liberato spazio dalla memoria, si puo’ procedere alla procedura di recovery dal DVD.