Leggo su Digg.com questo articolo:
‘Recent research from Vidi researcher Josef Stuefer at the Radboud University Nijmegen reveals that plants have their own chat systems that they can use to warn each other. Therefore plants are not boring and passive organisms that just stand there waiting to be cut off or eaten up. Many plants form internal communications networks and are able to exchange information efficiently.’
In sostanza, le piante si avvertono l’una con l’altra di imminenti pericoli in modo da poter reagire con l’emissione di sostanze chimiche a propria protezione.
Se anche le piante sanno distinguere il pericolo non sono, come dice il titolo ‘semplicemente in attesa di qualcuno che le tagli o mangi’, verso cosa rivolgeranno le loro attenzioni i vegeteriani ed i vegani d’ora in poi ?
Questo confermerebbe quello che e’ evidente da sempre, ovvero che c’e’ chi ha il pollice verde e chi no. Immagino le piante di quest’ultimi che si scambiano informazioni del tipo ‘basta, uccidiamoci, piuttosto che stare a sentire sto tizio…’
🙂
Mese: Settembre 2007
Auguri VFR
Un augurio di buon compleanno al mio caro VFR per il suoi primi 80mila km 🙂
Salviamo OpenCon
Ricevo un’allarmante email:
From: fabioFVZ
Subject: [openbeer] Probabile cancellazione evento OpenCON
Ciao a tutti,
come potete immaginare, OpenCON e’ gratis per i visitatori, ma ha dei costi non indifferenti.
Gli anni passati questi sono stati supportati da vari sponsors e dai corsi OpenBSD fatti da alcuni di noi.
OpenCON 2007, in questo momento, ha solo 1 sponsor e ha raccolto circa 1.000 euro fin’ora.
Il costo previsto della manifestazione e’ di circa 10.000 euro.
Se per Domenica 30 Settembre non avremo raggiunto almento 6.000 euro l’evento sara’ rinviato al 2008.
Chi vuole fare i corsi se mi inviano i dati di quando e dove che poi iniziamo la pubblicita’.
Comunque quest’anno dubito fortemente che si riesca a fare la manifestazione.
Mancano solo 2 settimane al 30.
OpenCon e’ una conferenza dedicata ad OpenBSD che si e’ tenuta dal 2004 in Italia e che raggruppa gli sviluppatori core del sistema operativo nonche’ il fondatore/mentore Theo de Raadt.
OpenCon e’ importante per vari motivi:
- hackaton: raggruppa gli sviluppatori in quello che viene definito hackaton, una maratona di coding e bug fixing in previsione del rilascio della versione successiva, ed essendo gli sviluppatori in tutto il mondo non e’ facile organizzare un evento che li raggruppi in un unico luogo fisico;
- precede o attua il rilascio di nuove release: ogni 6 mesi circa viene rilasciata una nuova release di OpenBSD, uno di questi rilasci coincide o quasi con OpenCon;
- stage e talk: la conferenza e’ aperta, gratuitamente al pubblico, che puo’ seguire direttamente dalla bocca degli sviluppatori, spiegazioni su nuove funzionalita’ o sul funzionamento di demoni o parti del kernel;
- potete parlare con loro: sembrerebbe una sciocchezza, ma poter parlare direttamente con gli sviluppatori puo’ essere una possibilita’ enorme per chi usa OpenBSD nella propria azienda, vuole richiedere il supporto di qualche hardware particolare, discuterne con chi mette le mani nel codice;
Il problema, oggi, e’ che non ci sono abbastanza sponsor per supportare l’evento: bisogna pagare i locali, aiutare nelle spese di viaggio gli sviluppatori, il vitto e altro ancora, nulla rimane in tasca agli organizzatori. Per cui:
CFM – CALL FOR MONEY: se hai un’azienda che puo’ o vuole sponsorizzare OpenCon fatti avanti, idem se hai conoscenze di OpenBSD e vuoi tenere dei corsi per raccolta fondi presso la tua citta’, basta mandare una mail a info at openbeer dot it
Non c’e’ molto tempo.
Reclamare i soldi
E’ di questi giorni la notizia secondo cui i correntisti di una banca inglese, la Northern Rock, starebbe subendo gravi perdite sia in borsa (oggi il 40%) sia di liquidita’ a causa, quest’ultima, della fobia che ha assalito i correntisti che si sono messi in coda davanti agli sportelli per riavere indietro il loro denaro. La banca risponde con un ‘si’, avete tutto il diritto di ritirare i vostri soldi ma non fatelo, non c’e’ alcun motivo, la banca e’ solida’. A qualcuno ricorda Mohammed Saeed al-Sahaf, per gli amici ‘Ali’ il comico’ ?
In realta’ i motivi ci sono e sarebbero anche parecchi, non tanto legati a questo singolo avvenimentoo o alla singola fobia, ma perche’ da sempre avere i soldi in banca non e’ utile a nessuno. Tranne per la banca.
Tu ad esempio, quando prendi di interesse attivo ? lo 0.5% ? lo 0.8 ? Lordo. E quanto ti chiedono su un mutuo ipotecario, senza considerare gli scoperti, a volte al limite dello strozzinaggio ? Una persona normalmente si chiederebbe: ‘Perche’ se io li do alla banca prendo lo 0.5% lordo, se invece la banca lo deve dare a me, devo pagare cifre astronomiche ?’. La cosidetta forbice degli interessi e’ amplissima, ovviamente a sfavore dei correntisti.
La soluzione e’ semplice e banale: ritirare tutti i nostri pochi averi dalle banche per poi tornare potendo mercanteggiare il tasso di interesse attivo, sulla base non fissa o di un fantomatico tasso di inflazione assolutamente irrealistico, ma legato proprio al tasso passivo. Se la banca presta i miei soldi all’8%, io voglio il 40-50-60% di quelle entrate, che sono il frutto del mio denaro; la banca giustamente puo’ avere quello che le spetta come intermediario e per il servizio.
E’ naturale che quando le banche inizieranno a trovare la fila di gente fuori dagli sportelli a chiedere indietro i soldi dovranno cominciare a trovare un accordo, cosa che attualmente non viene fatta: loro impongono le regole, se va bene altrimenti via, ci sono tanti istituti di credito. Se invece vengono messi in ginocchio, poi si puo’ offrire loro una via di salvezza che e’, appunto, l’accettazione di normali regole di mercato: io do a te e tu dai a me.
Grande Cevoli
Quest’anno, come regalo di compleanno per una persona cara, ho fatto una cosa particolare: l’ho portata ad uno spettacolo di Paolo Cevoli ad una festa delle associazioni del comune di Verolanuova in provincia di Brescia.
Un regalo strano, che mi e’ venuto in mente un paio di mesi fa quando interpellata la persona che si occupa degli spettacoli, e’ venuto fuori che la data piu’ vicina era appunto quella di oggi, a pochi giorni dal compleanno di questa persona. La cosa piu’ difficile e’ stata mantenere il segreto, ma alla fine ha saputo di cosa si trattasse quando, giunti sul posto, le ho fatto leggere il programma del pomeriggio 🙂
Che dire ? Paolo Cevoli e’ fantastico, simpaticissimo e veramente cordiale, realmente un manager che si diletta con l’hobby del cabaret e che ha parlato per un’ora mostrando i due personaggi piu’ famosi (l’assessore Cangini e l’imprenditore Teddy Casadei), senza trascurare il parlare di se e della sua formazione, sempre in termini cabarettistici (come ad esempio i tedeschi che frequentavano la pensione Cinzia…).
Per chi non lo sapesse, Paolo Cevoli e’ veramente una persona straordinaria, con grande cultura, un uomo che e’ diventato un punto di riferimento per la ristorazione in Italia. Un estratto dal suo curriculum: ‘Fast-Food Italy & Italy: Realizzazione della prima catena di fast-food all’italiana. Responsabilità della gestione del marchio, dello sviluppo della catena e della gestione dei 12 negozi in tutta Italia.’. Che poi e’ il nucleo da cui prendera’ il via McDonald’s in Italia. A qualcuno puo’ non piacere McDonald’s, ma certo non si puo’ negare che l’averlo realizzato e’ da un punto di vista imprenditoriale qualcosa di importante. Questo per dire che dietro ai personaggi comici c’e’ un uomo estremamente serio e capace.
Bravo Paolo, e grazie per l’ora di divertimento (gratuito) che ci hai regalato. Ti chiedi cosa ci sia di speciale in una persona che va in TV invece che il manager che sei sempre stato ? Il manager regala se stesso solo alle persone che gli stanno vicino, ma con la TV puoi regalare te stesso a milioni di persone: tu sei sempre lo stesso, ma molte piu’ persone ti possono conoscere (o conoscere i tuoi alter ego 🙂 )
…e se qualcuno non e’ d’accordo non mi interessa, c’ho ragione io e i fatti mi cosano 🙂
Il giro del sabato
Ieri sera mi scrive un SMS un caro amico: ‘Se vuoi, ore 15.00 dalla Mary per quattro sgasatine in compagnia’. La ‘Mary’ e’ il bar nel quale ho trascorso molte serate da giovane, l’epoca in cui la ‘compagnia’, ovvero il giro di amici con i quali ci si incontrava la sera, superava le 20 persone. Poi crescendo si abbandonano certe abitudini, non si ha piu’ tanto tempo da perdere al bar ed il lavoro e gli impegni vari prendono il sopravvento. Qualcuno si ritrova ancora regolarmente qualche giorno la settimana, per molti e’ diventato piu’ un punto di partenza per una serata o altro.
Dopo tanto tempo mi aggrego con gli amici, oramai motorizzati, per il classico giro del sabato pomeriggio, che non e’ quello da centinaia di chilometri che si fa la domenica ma comprende alcune strade tortuose sulle colline cittadine, spesso una pausa tattica come la pausa cicca per i fumatori, per poi tornare a casa solitamente dopo un paio d’ore.
Era da molto tempo che non andavo e mi sono reso conto di un sacco di cambiamenti:
- ho paura: andare per le strade in moto e’ sempre bello, mi piace e mi da un senso di godimento, ma ho sempre piu’ paura e di conseguenza la velocita’ diminuisce considerevolmente. Dove una volta sfrecciavo incoscientemente ora non mi fido e la manetta non gira;
- sono l’ultimo del gruppo: partiti in 5 guida il gruppo il ‘Dome’ con Ducati 749 (mi pare), segue il ‘Lobo’ su Ducati Monster, un po’ arretrato insegue il ‘Tata’ su Kawasaki Z750, poi arretrati, moooolto arretrati, arriva ‘CP’ su Kawasaki Z400 ed infine io. Inutile dire che noi due, da buoni ultimi, ce la prendiamo con calma obbligando i primi a soste per farsi raggiungere in prossimita’ di incroci;
- paura dei velox: io da sempre sono contrario agli autovelox, li ritengo non solo inutili ai fini della sicurezza stradale avendo come unico scopo quello di rimpinguare le casse dei vari comuni, ma inducono un fattore di insicurezza; mi sono infatti accorto da un po’ di tempo a questa parte, che spesso non guardo la strada ma ai bordi, alla ricerca di movimenti strani, auto sospette, cavalletti minacciosi, oppure guardo in lontananza per vedere se ci sono telelaser, cavalcavia con puntatore e cosi’ via, il tutto a scapito della sicurezza perche’ se un ragazzino attraversa mentre sto guardando il bordo della strada…
- devo sistemare la moto: indubbiamente, devo rimettere la moto sui cavalletti e riprendere in mano la situazione una volta per tutte, la ciclistica sta diventando un problema.