Oggi evidentemente sono in vena prolissa e, straordinariamente scrivo un’altra volta nel weblog nella stessa giornata.
Prendo spunto da cio’ che ha riportato il caro amico Mayhem, ovvero ‘La statistica Γ¨ come un bikini. Mostra un sacco di cose. Ma quelle vitali le nasconde.’ (si’, fa sorridere anche me), per riprendere un articolo de La Repubblica sui ciclisti: la strage dei ciclisti
Nell’articolo si spiega come in 3 anni ci siano stati, in tutta Italia, ben 1000 morti su due ruote (senza motore), e via con i paragoni del tipo ‘in 6 mesi un numero di morti pari ai partecipanti il Giro d’Italia’. 1000 e’ un numero alto, e certo sarebbe meglio che fossero 0, non discuto su questo, ma sul modo di dare le informazioni. Dov’e’ la notizia ? Dov’e’ lo scoop ? 1000 morti in 3 anni sono meno di un morto al giorno in tutta Italia. E’ cosi’ scandaloso ? Ripeto, meglio se fossero azzerati, e la gente morisse di altre cose tipo un infarto durante l’amplesso, ma tant’e’.
Ora, come dice la frase ad effetto riportata da Mayhem, vengono tenute nascoste le cose interessanti come ad esempio come siano morti questi ciclisti. Perche’, ovviamente, tutti pensano che siano stati investiti da pirati della strada, schiacciati contro i guard rail su strade senza ciclabili e cosi’ via, mentre invece sarebbe utile andare ad analizzare proprio i motivi delle morti.
Io vado in bici di tanto in tanto, e sicuramente potrei cadere durante una discesa, battere la testa e morire. Ricadrei nei 1000 ? L’anziano che, qualche mese fa, tornando di notte dal bar e’ finito nel fosso, morendo, rientra nei 1000 ? E l’altro che e’ morto di infarto durante una gara in un paese vicino, rientra nei 1000 ?
Il problema nel dare queste notizie e’ che si crea un clima di apprensione, come nel caso delle moto. E’ vero, ce ne sono tante e tanti sono i centauri che ogni anno muoiono sulle strade, ma e’ possibile sapere anche una statistica sulle modalita’ delle morti ? Perche’ se un’auto apre la portiera, se un motociclista la prende e muore la colpa non e’ del motociclista, e se cade per colpa dei dossi rallentatori, non e’ colpa sua, o per precedenze non rispettate e cosi’ via.
Infatti, per terminare l’opera l’articolo chiude con la frase ‘Tutto questo, in estrema sintesi, Γ¨ la prova lampante di come automobilisti e motociclisti rispettino molto poco i poveri utenti delle biciclette…’. Cioe’, fatemi capire, i motociclisti, che muoiono in numero estremamente piu’ alto dei ciclisti, non darebbero loro rispetto ? Io in moto se prendo sotto un ciclista e’ altamente probabile che cada a mia volta, e considerando che la moto pesa oltre 200 kg e probabilmente mi cadra’ su una gamba, la velocita’ etc, mi faro’ male, spesso piu’ del ciclista stesso. Quindi, caro il mio Vincenzo Borgomeo, questo articolo e’ la prova lampante che non vai in moto e che probabilmente hai preso dei dati di qualche rapporto, messo giu’a caso qualche dato per ottenere un pezzo da consegnare in fretta in redazione.

Per vari motivi, ho modo di leggere piuttosto spesso riviste femminili, in particolare Grazia. E’ interessante perche’ consente di vedere il mondo con occhi prettamente femminili, diversamente da testate generaliste in cui le donne, comunque, devono scrivere in maniera piu’ asettica. Questa rivista invece, essendo scritta da donne per le donne, offre una finestra su un modo di pensare diverso al quale sono abituato.
Comunque, stavo leggendo il numero in edicola la settimana scorsa quando incappo in un articolo dal titolo ‘Chi ha paura dell’inquinamento’, incuriosito inizio a leggere e scopro che in realta’ si parla di trucchi.
Generalmente sono contrario ai trucchi intesi come prodotti atti ad interagire con il fisico, ovvero ‘nutrienti’, ‘idratanti’, ‘rigeneranti’, ‘sarcazz’, in quanto penso che siano tutte stupidaggini…il trucco serve a coprire imperfezioni, nascondere o esaltare variando le luci, il prodotto da banco non puo’ (e non deve) curare o comunque avere effetti ulteriori, altrimenti diventa farmaco.
Leggo un riquadro ‘Nuvola anti-cellulari’, in cui si pubblicizza (eh beh, non credo che i prosotti presentati nell’articolo ci siano per meriti sportivi πŸ™‚ ) un nuovo articolo, tale Expertise 3P Brume ecran della Clarins, che avrebbe, udite udite, la proprieta’ di bloccare le dannose onde elettromagnetiche che rovinano la pelle grazie al suo principio attivo Magnetic Defense.
Ora, che le onde elettromagnetiche siano dannose e’ tutto da dimostrare, che poi il danno sia di far invecchiare la pelle precocemente mi pare addirittura sconvolgente, un po’ come sui pacchetti di sigarette in cui c’e’ scritto, appunto, ‘il fumo invecchia la pelle’. Perche’ se uno non si preoccupa del tumore al polmone stai ben certo che smette di fumare per paura della pelle sciupata.
Per quel poco di fisica che ho studiato, l’unico modo in cui questa pubblicita’ possa essere considerata non ingannevole e’ che all’interno della confezione ci fosse si’, la boccetta di prodotto da spruzzare come ‘una nuvola fresca e profumata all’acqua di rosmarino’, ma anche una bella gabbia di Faraday.

E’ da un po’ che voglio scrivere su questo argomento, ma mi sono sempre tirato indietro all’ultimo, per vari motivi. Ora, dopo aver visionato gli studi di settore per quest’anno e dopo avere letto la notizia di un aumento del tesoretto ho deciso che non riesco piu’ a tacere.
Gli studi di settore sono un accrocchio fiscale che definiscono quanto un’azienda deve guadagnare per essere produttiva. In base a cio’ sono emessi dei parametri che identificano se la tua azienda puo’ farti vivere o giustificare alcuni investimenti, quindi se tu li rispetti sei in regola, altrimenti sei un evasore. In sostanza, il fallimento delle politiche fiscali dello stato. Il giro logico, e costituzionale, sarebbe che io ho delle fatture di acquisto, ho quelle di vendita e sulla differenza pago le tasse. Ma se lo stato, senza guardare le fatture, dice che io non posso fare meno di un certo reddito e mi dice gia’ quanto devo pagare, che senso hanno le fatture ? Certo, se uno ha da pagare di piu’ allora valgono le fatture, ma se uno deve pagare di piu’ che senso hanno gli studi di settore ? Non solo, all’evasore conviene comunque lo studio di settore, perche’ evade 100 ma lo stato lo costringe a pagare 10, e se prima faceva qualche fattura di copertura ora non fara’ piu’ nemmeno quella, tanto paga sempre uguale.
Il problema invece e’ con chi lavora part time nella propria azienda, o non ha la stessa redditivita’ di altre zone del paese, perche’ se gli studi di settore possono andare bene a milano, magari per modena sono troppo alti. Io mi trovo nella situazione in cui, dedico alla mia azienda solo una parte del tempo proprio perche’ non sufficentemente redditizia, ma con gli studi di settore devo pagare le tasse su redditi non percepiti. ‘Scusa quanto hai preso ? 10000 euro ? eh no, le tasse le devi pagare su 15000 e poi devi pagare l’IVA su vendite mai effettuate ma che avresti dovuto fare’. Sembra logico ? Ok, nell’ottica in cui si paga sui supporti vergini una tassa per qualcosa che forse non si fara’, puo’ essere, ma questo taglia le gambe ai piccoli artigiani, alle piccole aziende (il 60% risulta essere fuori dagli studi di settore), e spinge le aziende che prima versavano le loro tasse allo stato a passare nel nero chiudendo la partita IVA. Imbianchini, muratori, elettricisti, idraulici, tutte categorie che se prima pagavano 10 di tasse da domani pagheranno 0. Tanto il 10 lo versera’ chi non dovrebbe.
Questa e’ la mannaia che si abbatte su chi ha voglia e entusiasmo di dedicarsi a qualche attivita’ in proprio, e i ringraziamenti del capo dello stato, sinceramente, mi fanno ridere e non dico cosa ne farei per evitare il reato di offesa al capo della repubblica (nonostante la dichiarazione dei diritti universali mi dia modo di pensare e dire quello che voglio).
La mannaia sui dipendenti e pensionati c’e’ gia’ stat creando il tesoretto, ora questa per gli autonomi va ad aumentare il tesoretto, e tutti i politici sono contenti, proprio come il ladro che uscendo dalla banca dopo la rapina si accorge che il bottino e’ piu’ abbondante del previsto. Ovviamente il ladro non ci pensa nemmeno a tornare indietro e lasciare il surplus alle persone cui l’hanno rapinato, proprio come i politici.
Sarebbe tanto bello che si usasse veramente il principio di progressivita’ costituzionale, e si verificasse veramente il reddito delle persone, con leggi severe per chi evade. Siamo nel 2007, ci sono archivi di dati per qualsiasi cosa, basterebbe incrociarli per fare le verifiche, pero’ costa molto meno alzare virtualmente i redditi.
Il prossimo passo ? ‘Scusa, te che lavori in fabbrica che stipendio hai ? 1000 euro ? senti facciamo cosi’, invece di farti pagare il 30% ti abbasso al 25% ok ? In cambio alziamo virtualmente l’imponibile a 1500 euro, sei contento ? Anzi, dammi i 75 euro che mi vengono.’

Si sono svolte anche a Verona, come in molte altre citta’ d’Italia, le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e quindi del sindaco. I risultati sono stati pessimi per il sindaco uscente, Paolo Zanotto, sconfitto con largo margine dal nuovo eletto Flavio Tosi.
Non mi soffermo sui problemi destra/sinistra, sindaco leghista, etc, ma quello che noto e’ l’arroganza con cui lo sconfitto analizza la sua sconfitta. Se si guardano le varie interviste, mai una volta che venga abozzata l’idea che, forse, il suo operato sia stato negativo, ma la colpa e’ sempre dei cittadini che non hanno capito, o che hanno votato per protesta verso Prodi e la finanziaria colpendo lui. L’unico accenno ad un errore e’ stato nel riferirsi alla mancanza di pubblicita’ a quello che ha fatto di buono.
Allora, a prescindere che la gente non e’ stupida in toto, e se oltre il 60% della gente ha votato in un modo non si puo’ banalizzare il tutto con il voto di protesta. I problemi ci sono, e non sono mai stati risolti e sono sotto gli occhi di tutti, ed e’ questo che la gente vede, ogni giorno andando in ufficio ed e’ per questo che non sarebbe servita una maggiore pubblicita’ delle cose buone: inutile fare una rotonda quando tutti i santi giorni la gente fa code di 15 minuti per fare 500 metri (lungadige Galtarossa), inutile far mettere sul giornale la notizia con tanto di foto di un solo intervento contro gli abusivi in pieno centro, quando i bambini vengono sfruttati per l’elemosina ai semafori a 50 metri dal comando della polizia municipale, inutile bloccare le auto per un presunto inquinamento quando tutti, compresa l’arpav, indicano che non c’e’ alcun miglioramento della qualita’ dell’aria e mentre le acciaierie Riva continuano, a 150 metri dall’Arena ad attirare camion per il carico scarico e a emettere nell’aria sostanze tossiche. Sono state fatte le ciclabili, encomiabile, ma proprio 6 mesi prima delle elezioni ? Ma soprattutto, quanto sono costate e quanto verranno usate in una citta’ troppo fredda d’inverno e troppo calda in estate ? Non era forse meglio fare qualcosa per rendere il traffico piu’ scorrevole, tipo una vera circonvallazione, invece di rallentare ai 30 all’ora nei quartieri o mettere dossi assassini ?
Ebbene, caro ex-sindaco, la gente non e’ stupida come crede, vede i fatti e non si lascia prendere in giro dalla pubblicita’ elettorale, ne’ tantomeno sarebbe servito pubblicizzare le cose buone fatte (la pista del ghiaccio in piazza bra ?), ed e’ sulla base di questo che poi vota.
Mi dispiace per l’ex assessore Mauro de Robertis, persona per quanto ho avuto modo di conoscere, encomiabile e di parola nonche’ disponibile verso il Linux User Group di cui faccio parte. Purtroppo lui, e molte altre persone, hanno pagato il prezzo di avere un sindaco che per 5 anni ha fatto poco o niente.

Ogni tanto, quando sono in pausa pranzo e mi ricordo di farlo, leggo le strisce di Dilbert, un personaggio che rappresenta un po’ tutti coloro che lavorano in aziende tecnologiche, con i loro aspetti negativi (i capi, i cubicoli, i colleghi) e quelli positivi (mah…).
A volte non le capisco, specie quando fanno leva su giochi di parole, ma spesso ci sono delle chicche πŸ™‚
Giusto un paio:

Mentre questo e’ uno dei suoi colleghi:

Dategli un’occhiata, ne vale la pena, anche perche’ l’autore si ispira alle lettere che gli inviano vari dipendenti, e quindi le storie non sono troppo distanti dalla realta’. Io mi ci ritrovo piu’ spesso di quanto vorrei πŸ™‚

Ieri, dopo oltre 2 anni e mezzo, ho finalmente riportato il Suzuki RGV 250 in pista, e precisamente ad Adria. Una bella giornata (o meglio pomeriggio), con molto sole nonostante le previsioni che minacciavano per questo week end rovesci e temporali.
I timori erano tanti, il fermo prolungato sia mio che della moto non facevano ben sperare nel portare a sera interi sia mezzo che equipaggio, ma tant’e’, in 2 anni e mezzo non ho preso chili (anzi…ne ho persi), non ho smesso di praticare un po’ di attivita’ fisica (aikido e bici) mentre la moto ha giovato di un po’ di cure anche se non tutte quelle che le avrei voluto dare causa mancanza tempo: olio freni DOT 5.1 nuovo, verifica batteria, svuotamento serbatoio benzina e cambio olio miscela. Poca roba, visto che avrei voluto smontare i carburatori almeno per controllare la pulizia dei getti e delle vaschette nonche’ dei passaggi aria e benzina, ma non ho avuto tempo. Alla fine comunque tutto e’ andato liscio, a parte il freno anteriore che lamenta un eccessivo allungamento dopo qualche giro al massimo (effettivamente stacco parecchio per recuperare in frenata quello che moto con il doppio e oltre dei cavalli guadagnano in uscita e rettilineo), dovro’ analizzare e cercare di capire, ma ritengo ci sia poco da fare e’ che tutto sia dovuto intrinsecamente all’impianto frenante.
Tempo: attorno a 1:34, non buonissimo, ma da essere soddisfatti visto che non sono un professionista ed il fermo prolungato.
Soddisfazioni ? Tantissime. A parte la prima serie di giri in cui veramente ero sconcertato come fosse la prima volta, traiettorie inventate al momento e sicuramente fastidio per gli altri piu’ veloci, gia’ con il secondo ho cercato di migliorare, penso riuscendoci visto che non venivo piu’ passato a destra e a manca, poi via via mi sono cimentato in parecchi sorpassi di moto piu’ veloci e dotate di cavalleria in abbondanza, soprattutto nella seconda parte della pista, piu’ guidata.
E’ incredibile notare come ci sia gente che spende migliaia di euro in preparazione di moto, e poi guadagnano quasi tutto il loro vantaggio sul rettilineo, uno lo stavo quasi per tamponare in staccata perche’ ha iniziato a frenare anni luce prima di me. Poi poverino il gamma in uscita fa quello che puo’ con i denti e le unghie, motore fisso oltre i 10.000 giri, a volte usando la frizione visto che il tornantino che immette sul rettilineo opposto a quello di partenza e’ troppo veloce da fare in prima e troppo lento per la seconda, e preferendo la seconda devo buttare su il motore con la frizione altrimenti le valvole allo scarico non si aprono e impiega una vita a salire di giri (uehi…e’ un 2T… πŸ™‚ ).
Gran divertimento comunque, e ottima compagnia del vecchio compagno di merende Zocca che ha debuttato con la sua MV Agusta Brutale 750S per la prima volta (la moto non lui che in pista ci ha girato altre volte πŸ™‚ ).

Ebbene, dopo un bel po’ di tempo (suppongo oltre 220 giorni visto che l’altra macchina aveva tale uptime), ho spostato il serverino che ospita queste pagine, di conseguenza ho dovuto riavviare. Un solo servizio non e’ ripartito al riavvio ed e’ stato aiccu, un software che serve ad avviare un tunnel verso un Tunnel Broker per avere la connettivita’ in IPv6, e questo a causa del rilascio nel frattempo di nuove versioni.
Vado quindi per scaricare la nuova versione ma noto che c’e’ solo la versione per unstable, una versione di Debian differente, ho guardato in giro e non ho visto nessuna versione precompilata per Sarge. Ho quindi scaricato i sorgenti, il file .dsc che descrive la struttura del pacchetto, patches non ce n’erano, ho quindi modificato un po’ il file che descrive le dipendenze in modo che andasse anche per Sarge. Beh, tutto questo per dire che qui trovate la versione ricompilata.
Buon divertimento.

Da tempo ho raggiunto la consapevolezza di non essere nessuno. O meglio, posso essere una persona importante per qualche manciata di persone, in particolare i familiari, ma nulla di piu’, e con la mia morte rimarranno, se mi ricordero’ di affidarle a qualcuno, alcune pagine web su qualche server che avranno come unici visitatori spider e bot. Raggiunta questa ‘pace dei sensi’ capisco meglio ed ammiro maggiormente coloro i quali, non solo hanno fatto qualcosa di grandioso ma sono pure delle persone fantastiche.
Una di queste e’ senz’altro Kary B. Mullis, vincitore del premio Nobel per la chimica nel 1993 per avere scoperto il metodo di replicare il DNA, e quindi aprendo le porte a innumerevoli ricerche mediche e scientifiche.
Gia’ questo renderebbe il dr. Mullis un personaggio degno di nota, ma cio’ che piu’ colpisce e’ il suo stile di vita, le sue credenze e le sue convinzioni. Se leggete la sua autobiografia Dancing Naked in the Mind Field (disponibile in italiano con il titolo ‘Ballando nudi nei campi della mente’), vi renderete conti di quanto questo personaggio sia particolare, brillante e assolutamente controcorrente. Cio’ che colpisce maggiormente e’ che molte delle sue affermazioni farebbero ridere se dette da (quasi) chiunque altro, ma che qui trovano un sostenitore di calibro. La sua mente libera, aperta e soprattutto acuta, mira alla ricerca del perche’ delle cose, come qualsiasi scienziato dovrebbe fare, senza dare nulla per assodato. Fantastica la sua posizione circa l’AIDS ed il retrovirus dell’HIV, in cui dichiara che non c’e’ nessuna relazione evidente relazione tra i due, visto che nemmeno Roberto Gallo, uno degli scopritori dell’HIV, lo ha saputo dimostrare con test scientifici. Di piu’, nessuno muore di AIDS, ma solo di malattie opportunistiche (ad esempio un tumore oppure tubercolosi) che si sarebbero instaurate a causa dell’AIDS. Ovvero, se un paziente muore di tumore ai polmoni e si scopre che e’ positivo al test HIV, allora e’ morto per AIDS e rientra nelle statistiche dell’AIDS. E relativi finanziamenti.
E come non riconoscere la liberta’ di uno scienziato che parla apertamente dei sui incontri con gli extraterestri, del fatto che crede nell’astrologia ?
Consiglio caldamente di leggere il suo libro, costa poco e apre la mente, come fare surf tra le onde dell’oceano, l’attivita’ sportiva che il dr. Mullis ama.

youtube e’ senza dubbio una bella fonte di filmati di vario tipo, pero’ diciamocelo…e’ noioso. Cerco qualcosa, ad esempio ‘Milano’ e mi vengono fuori migliaia di video, che dovrei guardare uno a uno sperando che alla fine scappi qualcosa di interessante, e poi che palle cambiare le pagine. Sarebbe molto piu’ comodo scaricarli sul PC e guardarseli con comodo, oppure costruirsi una raccolta da mettere su un CD o DVD. Come ?
Ho trovato online un bello script in python che si chiama youtube-dl che prende in input un video e lo scarica. Ebbene, perche’ non metterlo in un ciclo in modo da scaricare tutti i video di una ricerca ? πŸ™‚
Ecco qui una prima versione di script che consente di cercare e scaricare in automatico, tutti i video di youtube relativi a qualcosa. Banalmente basta dare il comando ./GetYouTube pippo per iniziare il download di tutti i video che la ricerca di ‘pippo’ ci restituisce.
Guardate un po’ le variabili definite in modo da cambiarle se volete e ricordate che e’ molto semplice perche’ a me serve cosi’, per cui le ricerce sono su parola singola, se invece volete piu’ parole basta metterle con il sengo ‘+’ e tra doppi apici, ad esempio ./GetYouTube ‘pippo+pluto’ e cosi’ via per tutti i tipi di ricerca che volete.

Un altro immobiliarista, dopo Ricucci, e’ stato preso e messo nelle patrie galere. Pensavano di essere furbi, loro, piu’ furbi di tutti, ed invece eccoli li’, arrestati e sbattuti in cella.
‘Gli indagati sembrano molto provati sul piano emotivo dalla detenzione a Regina Coeli. I legali di Coppola ripetono che il loro assistito sta molto male: non mangia piu’ e nonostante in due giorni sia stato visitato da tre medici tra cui uno psichiatra e uno psicologo, le sue condizioni di salute, a parere dei legali di fiducia, destano preoccupazione. Gli ha fatto visita anche il Garante per i diritti dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni che lo ha trovato steso a terra, cianotico e in preda a convulsioni: non e’ escluso che presto Coppola sia trasferito nel reparto infermeria del carcere.’ La Repubblica
Poverini, abituati al lusso e alla bella vita…ebbene, non solo li lascerei in carcere ma raddoppierei la pena, perche’ mentre loro si godevano gli agi ottenuti dai furti e dagli illeciti (Coppola ha confessato…), tante altre persone oneste lavoravano otto ore al giorno in fabbrica per portare a casa uno stipendio con il quale faticano ad arrivare in fondo al mese. E mentre i nostri pensionati devono fare la fila per avere assistenza medica con liste di mesi, questi vanno in carcere ed in due giorni ottengono le visite di medici, psicologi e psichiatri.
Per questa mancanza di rispetto verso gli altri darei loro il carcere duro, altro che ‘non mangiano’ o ‘sono provati’.