Come motociclista non posso fare a meno di amare anche lo sport che implica l’uso delle moto, siano esse da strada e quindi motogp, superbike e gare di durata come la 24 ore di Le Mans, oppure fuoristrada come enduro, motorally, cross. Non seguo tutto, ma mi piace guardare, se capita, un po’ di ogni cosa con la predilezione per le carene, piu’ che per le ruote tassellate.
Per chi come ha qualche anno sul groppone e segue le gare del motomondiale, si sara’ reso conto della lenta evoluzione che questo sport ha avuto nel tempo. Se confrontiamo una Suzuki RGV500 del mitico Kevin Schwantz dal quale ho preso il nickname con una moderna Yamaha M1 800 del grande Valentino Rossi, noteremo certamente delle variazioni estetico/stilistiche, ma poi nemmeno cosi’ tante, ma e’ quello che c’e’ sotto la carena che e’ variato molto. Il passaggio da due tempi a quattro tempi ? Da 500cc a 1000 prima e 800 poi ? No. L’elettronica. Ed il valore dei piloti.
Molto si dice quando si confrontano personaggi di epoche diverse, ma mai come negli sport motoristici tali confronti fanno capire che si sta prendendo una brutta piega.
Certamente, all’epoca di Giacomo Agostini e la sua MV Agusta bisognava essere dei coraggiosi, e l’evoluzione tecnologica ha fatto si’ che correre non fosse piu’ un rischio mortale, ma gia’ negli anni 80/90 i freni in carbonio, i telai in alluminio, gli pneumatici avevano fatto passi da gigante e le gare mettevano davanti moto assolutamente esuberanti e piloti che potvano controllarle solo se perfetti a loro volta, un minimo errore ed era gara persa. Spesso piu’ d’una. Ma quella era la posta in gioco e, tra tanti che sono passati in quegli anni, solo Wayne Rainey ricordo avere riportato danni permanenti molto seri.
Poi e’ entrata lei, la rovina e la vergogna, ovvero la maledetta elettronica. Non voglio dire che chiunque sarebbe in grado di guidare una motogp, certo che pero’ e’ piu’ facile per un professionista portare al limite una M1 800cc di oggi rispetto alla Suzuki RGV500c due tempi del 1993. Erogazione a carburatori con filo e non iniezione Drive by Wire, potenza comandata dal polso e non dalla centralina di controllo, frenate senza antisaltellamento rendevano la moto una vera sfida per piloti veri. Ora e’ tutto troppo facile (parlo sempre per i piloti professionisti), dove il limite e’ per certi versi la moto: non essendoci piu’ il rischio di cadere in accelerazione e’ facile aprire il gas in curva (infatti non si vedono piu’ le perdite di aderenza al posteriore), in partenza non ci sono piu’ gli impenni a differenziare un pilota bravo ad accelerare rispetto ad un altro, tutto appiattito. Il limite e’ la moto, il pilota viene dopo.
La dimostrazione e’ lampante se togliamo al pilota il controllo elettronico, ad esempio, dell’acceleratore, come quello che e’ successo a Dani Pedrosa. In questo video vediamo cosa succede se al pilota ridiamo il controllo completo della moto: il grande campione della Honda ufficiale cade a terra in poche frazioni di secondo dal via con la moto al posto del cappello.
Un esempio di come si guidava allora ? Eccolo, direttamente dal grandissimo Kevin Schwantz. Cercatelo su YouTube e vedrete delle bellissime compilation.
Mese: Ottobre 2007
Calcio e teatro
Non sono un appassionato di calcio, anzi chi mi conosce sa che per me gli stadi sarebbero tutti da radere al suolo ed al loro posto fare dei campi di patate o, meglio, dei kartodromi dove i ragazzini imparino qualcosa di utile come la guida che e’ molto piu’ importante che saper dare calci ad un pallone di cuoio.
La partita Napoli-Juventus di sabato scorso e’ uno dei motivi che mi spingono ad odiare questo ‘sport’: i personaggi che lo gestiscono e lo animano sono sporchi e falsi, piu’ attratti dal denaro e dagli ascolti TV che non a dare un esempio ai giovani di cui sopra di onesta’ intellettuale.
Ok, un arbitro si puo’ sbagliare una volta o due volte, ma mi chiedo: ed il giocatore ? Ho visto gli episodi che hanno portato ai due rigori e devo dire che la cosa che piu’ mi ha colpito e’ stata la scandalosa omerta’ dei giocatori napoletani, in particolare nel secondo caso: perche’ non sono andati dall’arbitro a spiegare che non erano falli ? Il secondo e’ stato proprio lampante in quanto l’attaccante aveva si’ tutto il diritto di saltare per evitare l’impatto con Buffon, ma perche’ non e’ andato a dire all’arbitro che non era colpa sua ?
Strano che le varie associazioni di difesa dei consumatori non facciano qualche tipo di ricorso per conto di tutti coloro che scommettono e che si dovrebbero sentire presi in giro. E che dire dei tifosi, in questo caso napoletani, che meriterebbero certo piu’ onesta’, trasparenza e rispetto dai propri giocatori.
DVD per i pirati (o stolti ?) :)
Si e’ svolta questo week end la manifestazione fieristica Elettroexpo, dedicata all’informatica, radiantistica, surplus etc. Tutti coloro che le frequentano sanno che queste fiere, in realta’ vanno ad ondate di prodotti; qualche anno fa erano le copie dei programmi, poi sono arrivate le schede clonate per telepiu’, ora siamo ai supporti cd/dvd importati in qualche maniera per eludere la tassa (maledetta) della SIAE.
Entri in queste fiere e ti ritrovi banchi pieni di scatole di dvd, bancali che entrano pieni ed escono vuoti per rifornirli, e gente con pacchi di centinaia di dischi o sacchetti con campane da 10/25/50 pezzi. Ovviamente il tutto davanti alla polizia municipale, alla polizia, carabinieri etc…Anche alla fiera di S. Lucia che si svolge in pieno centro il 13 dicembre ci sono alcuni banchi di supporti, l’anno scorso uno era proprio davanti al municipio.
La situazione ha raggiunto il culmine quando alla sera, alla TV locale, hanno mandato un servizio su questa fiera, nella quale un intervistato cosi’ rispondeva:
‘ha comperato qualcosa ?’
‘si’, dei dvd’
‘ah, quanti ?’
‘ehm…200…’
‘pero’, lei masterizza parecchio, che cosa ? ‘
‘mah, principalmente film…’
Sono morto dal ridere.
Un finale per Lost
Lost e’ un telefilm trasmesso sia dalla RAI che, in anteprima, da SKY. Da pochi giorni e’ partita la terza stagione, proprio sul canale via satellite.
Io avevo iniziato a guardare la prima serie, poi visto il finale mi sono deciso a fermarmi li in quanto non mi piacciono i telefilm che continuano a mettere carne al fuoco e non arrivano al dunque al termine dell’episodio, preferisco quelli che hanno si’ un filo conduttore lungo le varie puntate ma che inziano e terminano la storia principale nell’ambito della serata, come ad esempio CSI oppure Dr. House; se proprio una serie mi piace non la guardo in TV, ma aspetto che escano i DVD e li guardo uno dietro l’altro o spezzati in qualche serata, come ad esempio 24.
Ebbene, il finale di Lost non lo conosce nessuno, solo da poco si e’ deciso di dare un taglio a quello che potrebbe essere considerato un esempio di ‘viral movie’, continuamente rimpolpato di misteri e senza mai dare soluzioni definitive, definendo che la sesta sara’ l’ultima stagione del telefilm. Ma quale finale potra’ essere sufficentemente reale da poter dare un senso a tutto quello che e’ stato creato nel frattempo ? Gente che si salva da un incidente aereo, numeri ricorrenti, personaggi sulla sedia a rotelle che da un giorno all’altro si trovano a camminare (io quando mi sono rotto un piede ci ho messo qualche giorno a riprendere la mobilita’, altro che passare mesi sulla sedia a rotelle…).
Un amico mi ha suggerito un possibile finale, ed effettivamente potrebbe dare un senso: prendete l’aereo che sta volando dall’Australia agli USA, anestetizzate alcuni passeggeri (o tutti), all’arrivo li prendete e li sottoponete a qualche diavoleria tecnologica alla Matrix, in cui collegate queste che sono alla fine cavie, ad un sistemone centrale per farne esperimenti di, che ne so, convivenza. Ecco che tutto inzia ad avere un senso, visto che nella realta’ quello che accade sull’isola non ne potrebbe avere, cioe’ le persone non vivono sull’isola ma sono sedute in un lettino e vivono una realta’ proiettata nel loro subconscio grazie a qualche tecnologia. Ogni tanto qualcuno esce, ogni tanto qualcuno entra, nuove difficolta’ vengono inserite e cosi’ via, con all’esterno una persona che analizza e scrive rapporti su come un gruppo di persone si comporta sottoposta a determinati stimoli. Insomma, una sorta di Isola dei famosi. Anzi, magari si scopre pure che questa realta’ virtuale e’ realmente trasmessa da qualche televisione.
Chissa’ che il mio amico non ci azzecchi, vedremo con l’approssimarsi del finale. O meglio, lo vedra’ chi e’ appassionato al telefilm. 🙂
Il brigatista ed i bambini
E’ di ieri la notizia di un brigatista, tal Cristoforo Piancone, mai dissociato e mai pentito, condannato per vari omicidi e altri reati minori ed in regime di semiliberta’ perche’ era stato bravo in carcere, arrestato nuovamente dopo una rapina.
Apriti cielo, tutti a prendersela con il giudice che lo ha lasciato libero.
Ma possibile che solo io riesca a vedere le cose diversamente ? A volte mi chiedo se sono solo malato io a pensare le cose che ho in testa.
A parte il fatto che il giudice, di solito, puo’ solo applicare la legge per cui ci si dovrebbe scagliare contro di essa, ma possibile che un brigatista, mai pentito, accusato di vari omicidi, venga messo a lavorare in una scuola come bidello ? Ora, io sono assolutamente contrario ai regimi di semiliberta’, nonche’ a dare loro un lavoro a scapito di capifamiglia che magari sono disoccupati pur avendo vissuto con sacrificio ed onestamente tutta la vita, ma metterlo in una scuola mi pare eccessivamente pericoloso per un personaggino del genere. Ci sono tanti posti, eventualmente, ma non a contatto con i bambini. Ve lo immaginate seduto davanti al bagno ‘ehi tu ragazzino, e’ la terza volta che vai al cesso oggi’ TATATATATATA, una bella sventagliata di UZI. Vero che anche la scuola e’ allo sbando, ma metterci dentro questa gente mi pare eccessivo.
Ah, dove deve andare questa gente ? In carcere finche’ la pena non e’ stata scontata tutta, e poi, come tutti quanti, si cerca da solo un lavoro senza andare a scapito di chi vive e soffre ogni giorno onestamente senza cercare scappatoie per il denaro facile offrendo loro posti di favore.
ICI su, ICI giu’
Uno dei tormentoni della legge finanziaria 2007 e’ il trattamento riservato all’ICI, l’imposta che i comuni fanno pagare sugli immobili.
La prima obiezione e’ sul senso che abbia l’abbassare in finanziaria un’imposta comunale. Se io nel 2006 ho pagato 100 poi, con l’aumento previsto per le rendite catastali e magari un aumento della percentuale di imposizione pago 150 nel 2007, che senso ha portare in detrazione e risparmiare 5 ? Alla fine ho sempre subito un aumento di 145, e questi aumenti sono in parte dovuti proprio al governo centrale che ha aumentato le rendite catastali, sia al governo periferico che ha aumentato le percentuali d’imposta.
La seconda, e molto piu’ importante, e’ che l’ICI, come tutte le imposte patrimoniali, non deve esistere. La Costituzione Italiana, sempre citata quando fa comodo, recita all’art. 53 ‘Il sistema tributario è informato a criteri di progressività .’. Ora, prendiamo una persona qualsiasi che lavori e, cosa che appare incredibile oggigiorno, riesca a risparmiare abbastanza soldi per acquistare un immobile, siamo tutti d’accordo che le tasse su quel denaro le ha gia’ pagate alla fonte (a scanso di evasione, che comunque non e’ scopo dell’ICI combattere), per cui perche’ deve esistere una tassa su un bene gia’ tassato ? E’ sbagliato poi perche’ a parita’ di immobile colpisce in egual misura il ricco ed il povero tradendo le indicazioni della Costituzione.
Le patrimoniali sono sempre e comunque sbagliate perche’ qualcuno per comperare il patrimonio che e’ base imponibile della tassa, ha gia’ pagato il dovuto, sia che si tratti di un’auto (la tassa di possesso), oppure una casa (l’ICI), una barca o quello che si vuole. Non importa che siano beni di lusso, perche’ se una barca da 50 metri costa X milioni di euro e la compero significa che quei X milioni sono gia’ stati tassati, altrimenti ne avrei X+Y, molti di piu’. La realta’ e’ che la patrimoniale e’ una forma, diciamo cosi’, di vendetta di chi il 50 metri non lo puo’ comperare, e che quindi vedrebbe redistribuito il reddito, ma ci si dimentica che chi spende X milioni di euro ha gia’ provveduto, lui si’, a pagare le tasse in base progressiva e quindi se qualcuno ha tanti soldi da spendere ha gia’ contribuito molto di piu’, in proporzione, al mantenimento dello stato.
E chi ha 10 case ? Vale lo stesso discorso. Se una persona ha avuto fortuna finanziaria o e’ stato ingegnoso e ha costituito un’azienda e’ da perseguitare e punire ? Diciamo che ha guadagnato 10 milioni di euro, ha pagato il (ehm) giusto 50% di tasse e gli rimangono 5 milioni che investe in 10 case da 500 mila euro, basta, lui le tasse le ha gia’ pagate e piuttosto salate, che senso ha tassare ulteriormente il bene ?
Le patrimoniali sono ingiuste, perche’ colpiscono un bene acquistato con denaro gia’ sottoposto a (forte) tassazione, e soprattutto colpisce il ricco ma anche il povero, e se il ricco puo’ anche pagare abbastanza tranquillamente, cosi’ non e’ per il povero. E la detrazione che il governo vuole fare dell’ICI e’ proprio a indicazione dell’ingiustizia di tale tassa.