Calcio e teatro

Non sono un appassionato di calcio, anzi chi mi conosce sa che per me gli stadi sarebbero tutti da radere al suolo ed al loro posto fare dei campi di patate o, meglio, dei kartodromi dove i ragazzini imparino qualcosa di utile come la guida che e’ molto piu’ importante che saper dare calci ad un pallone di cuoio.
La partita Napoli-Juventus di sabato scorso e’ uno dei motivi che mi spingono ad odiare questo ‘sport’: i personaggi che lo gestiscono e lo animano sono sporchi e falsi, piu’ attratti dal denaro e dagli ascolti TV che non a dare un esempio ai giovani di cui sopra di onesta’ intellettuale.
Ok, un arbitro si puo’ sbagliare una volta o due volte, ma mi chiedo: ed il giocatore ? Ho visto gli episodi che hanno portato ai due rigori e devo dire che la cosa che piu’ mi ha colpito e’ stata la scandalosa omerta’ dei giocatori napoletani, in particolare nel secondo caso: perche’ non sono andati dall’arbitro a spiegare che non erano falli ? Il secondo e’ stato proprio lampante in quanto l’attaccante aveva si’ tutto il diritto di saltare per evitare l’impatto con Buffon, ma perche’ non e’ andato a dire all’arbitro che non era colpa sua ?
Strano che le varie associazioni di difesa dei consumatori non facciano qualche tipo di ricorso per conto di tutti coloro che scommettono e che si dovrebbero sentire presi in giro. E che dire dei tifosi, in questo caso napoletani, che meriterebbero certo piu’ onesta’, trasparenza e rispetto dai propri giocatori.

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