GF Damiano Cunego 2012


E dopo la Nove Colli (in realta’ quattro…), portiamo a casa anche questa edizione della GF Damiano Cunego.
L’avvicinamento e’ stato piuttosto ansioso…le ultime due edizioni sono state caratterizzate da grossi errori organizzativi che hanno lasciato profondi segni tra i granfondisti, molti dei quali hanno, se potuto, evitare la manifestazione veronese: la dice lunga il fatto che ad affrontare il percorso corto siamo stati in minor numero di quelli sul lungo, segno che il fatto di essere una gara nel circuito del Prestigio (che prende in considerazione solo i percorsi lunghi) ha costretto molti a partecipare, contrariamente il numero dei partenti, sarebbe stato molto piu’ esiguo.
Iniziamo il sabato, come sempre, al ritiro pacchi gara..l’anno scorso e’ stato veramente un inferno con una lunga coda nel caldo torrido e afoso dei sotterranei del palazzetto dello sport, stavolta invece tutto si e’ svolto con rapidita’, senza code eccessive e in un posto molto areato, per cui, fino a li tutto bene. Io e mio fratello ritiriamo i pacchi a la busta tecnica e con calma ci diamo appuntamento all’indomani.
Nottata tranquilla, forse un po’ breve per un’uscita con degli amici, ma tutto sommato ok, sveglia prestino e via in bici verso la griglia. Subito il problema del loro dimensionamento appare evidente…poche decine di metri dovrebbero accogliere centinaia di ciclisti del mio gruppo, ed e’ impossibile…scorgo pero’ con l’occhio che ci sono dei pettorali che dovrebbero stare piu’ indietro ed in effetti non c’e’ alcun tipo di presidio ad evitare i ‘soliti furbetti’, liberi di scavalcare le transenne o semplicemente entrare dalla porta principale. Vero, saranno anche state piccole di per se, ma se poi c’e’ gente che li non ci dovrebbe stare il tutto si complica…cosi’ per tre o quattro volte si viene ricompattati e le griglie ridimensionate per far posto a tutti: davanti a me almeno sei ciclisti fuori griglia….e a nulla e’ valso dirlo ne’ farlo presente ai giudici. Va bene cosi’…la prossima volta pero’ fotografo e filmo.
Al solito…pronti via, testa bassa e menare…la nuova posizione del via e il fatto di poter utilizzare la tangenziale compreso lo svincolo in entrata e uscita, favoriscono una partenza molto veloce e poi via lungo la tangenziale…Ovviamente, come al solito, soffro molto queste partenze, il cuore altissimo e il respiro affannoso, poi lentamente mi stabilizzo, soprattutto dopo la prima salitella.
Passate Stallavena, Lugo, Bellori…inizia la cronoscalata, la prendo con molta tranquillita’, mio fratello e’ dietro, l’ho perso poco dopo lo svincolo d’uscita perche’ non stava bene e mi ha praticamente costretto a fare la mia strada in ‘solitaria’, in effetti tra pensionati e gente che chiacchiera allegramente si sta pure bene, e salgo lungo tutta la cronoscalata fino a sopra Ronconi (tempo 40m32s contro 46m51s del 2011) senza spingere all’eccesso e poi giu’ in discesa e nei successivi saliscendi, sempre in compagnia degli altri, senza forzare in salita ne’ in discesa, complice l’asfalto bagnato (molto nella prima parte e nella parte dopo San Francesco che sarebbe stato bello fare lasciando scorrere di piu’ la bici). Bella questa deviazione, che fa saltare una salita ma aggiunge una discesa tecnica. Mi attacco poi ad uno che, passato Rovere’, va giu’ come un caccia (toccati 80.86km/h), accenno a passarlo per dargli il cambio ma non ne vuole sapere, e a me sta bene.
Arrivati allo strappetto dopo il bivio per Paravanto, mi pianto e lascio sfilare un gruppo che si era accodato, poi un paio mi passano quando mancano poche decine di metri e decido di non lasciarli andare per non fare tutto il resto della discesa da solo, e cosi’ mi attacco. Presto dei due ne resta uno solo con cui arrivo alla spianata finale, tira ai 47km/h poi dopo poche centinaia di metri si sposta e mi trovo davanti, ok…testa bassa e menare…cerco di mantenere il ritmo e ci riesco per un po’, poi, come sempre , mi sposto, mi faccio sfilare da tutti quelli che nel frattempo si sono accodati ma non ho le gambe per rilanciare e tornare sotto al gruppo, per cui rallento vedendoli allontanarsi e procedo lentamente, salvo poi, poco prima dell’ultima curva, recuperarne qualcuno e passarlo prima dell’arrivo, dove mio fratello mi sta aspettando gia’ in tenuta borghese.
Tempo finale 3h02m56s (3h25m53s mancano pero’ 13km e una salita), speravo di stare sotto le tre ore, ma quando sono rimasto da solo ho perso buona parte dello spirito e sono andato come se fosse un buon allenamento anche se tirato: pazienza, sara’ per il prossimo anno 😉

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