Giro del lago di Garda

Esco da un weekend un po’ impegnativo. Il ‘main event’ previsto era il giro del lago di Garda, la mia prima volta, che si sarebbe dovuto tenere il 7 febbraio ma che, a causa delle avverse condizioni meteo era stato rimandato di due settimane.
Venerdi’ sera giro di messaggi, il tempo e’ inclemente e la pioggia cade copiosa per cui si decidera’ al mattino successivo. Al risveglio le strade sono parecchio bagnate ma praticabili, in previsione, appunto, del giro del lago di Garda, optiamo per un giro tranquillo: siamo io, mio fratello e il nuovo iscritto Riccardo, e alle 8.30 partiamo in direzione Est.


Partiamo abbastanza tranquilli e affrontiamo il falsopiano verso Tregnago e poi Badia Calavena dove giriamo e facciamo la salita verso la Bettola. Una volta in cima Michele scopre di avere forato: salutiamo quindi Riccardo che prosegue verso Velo Veronese mentre noi, una volta sostituita la camera d’aria, rientriamo verso Verona.

A sera uscita in montagna con alcuni amici, con relativa scarpinata lungo un pendio innnevato, niente di estremamente complicato se non che comunque le gambe non erano freschissime per l’uscita mattutina e per il forte vento freddo. Alla fine cena al rifugio Primaneve e rientro ad un orario piu’ che accettabile. E gambe ancora piu’ stanche 🙂

Domenica mattina sveglia presto, alle 6.00 e preparazione in stile granfondo con colazione, borsa, carico bici, recupero fratello e via in direzione Peschiera per il ritrovo dove arriviamo con buon anticipo.
L’uscita doveva essere organizzata, inizialmente, da tre squadre veronesi ma alla fine ci saranno solo gli amici del team Turnover, capitanati dall’inossidabile Romeo. Scopriro’ poi che la squadra che si e’ aggragata, il team laOrsi bike di Piacenza era stata invitata appositamente per una sorta di ‘scambio culturale’, ed infatti ci accompagneranno lungo tutto il giro.
Partiamo baldanzosi, a buona andatura, il meteo e’ stupendo e dopo settimane di nuvole grigie e pioggia, il sole la fa da padrone e nonostante l’aria frizzante i panorami del lago circondato sono spettacolo puro, con visibilita’ quasi infinita e il monte Baldo coperto di neve a farla da padrone.

Il gruppo e’ compatto, cerchiamo di non dare troppo fastidio al traffico ma e’ inevitabile che decine di ciclisti (quaranta ? cinquanta ?) in qualche modo si prenda qualche colpo di clacson, anche viaggiando in fila indiana, una lunga fila indiana: pazienza.
L’organizzazione prevede furgone al seguito ma soprattutto un ristoro a Limone del Garda, quando dallo stesso furgone del team Turnover e dalle auto del team laOrsi bike vengono tirate fuori torte, banane, bevande calde e fredde: un ristoro degno di una granfondo.
Ripartiamo un po’ piu’ carichi con gia’ 71km sulle gambe, io sto faticando un po’ dovendo ancora smaltire il sabato, ma sto coperto, chiacchiero e mi godo la pedalata che, da li in poi, diventa piu’ impegnativa a causa del vento e delle gallerie del lato bresciano che sono veramente brutte e pericolose. Mi piazzo giusto dietro Romeo e un altro e viaggiamo, contro un forte vento da nord, a oltre 34km/h, con giubbino rinfrangente e fanali accesi. Arrivati a Riva del Garda e poi giu’ verso Malcesine il gruppo si allunga, davanti macinano pedalate di gran lena, dietro si fatica un po’, ma sara’ lo strappo da Torri del Benaco a Garda a fare la prima selezione, ed infatti non riesco a stare agganciato e vedo quelli davanti allontanarsi, assieme a mio fratello. Da li in poi me la faccio da solo fino a poco prima di Lazise dove vengo raggiunto da due ragazzi e due ragazze del team laOrsi bike con cui, non risparmiando qualche spintarella alle ragazze nel tratto in salita dopo Lazise, arriviamo a Peschiera.
Che dire…ottima uscita, perfettamente organizzata e molto allenante, per me portare a casa in questo periodo oltre 140km ad oltre i 31km/h di media, sebbene tutti al coperto a parte il tratto finale) e’ un gran risultato.
Un grazie a tutto il team Turnover e al team laOrsi bike per l’organizzazione e la compagnia.

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