Riprendo l’articolo precendete “Il ciclista TSO e Bad Drivers” per fare un passo indietro, sui motivi che rendono indispensabile dotarsi di una dashcam.
Innanzitutto, cos’è una dashcam: si tratta di una telecamera da piazzare su un veicolo per registrare ciò che avviene durante gli spostamenti. Si differenzia da una action cam come ad esempio le gopro, per alcune caratteristiche:
– solitamente non hanno batteria ma vengono alimentate dall’esterno,di norma la presa accendisigari. L’eccezione più comune sono le dashcam che hanno la funzione “parcheggio” che registrano ad auto spenta tramite un sensore di movimento, per immortalare eventuali atti di vandalismo o furti;
– hanno la funzione “loop”: i video non sono continui ma sono in blocchi di qualche minuto (solitamente tre o cinque), quando la memoria di registrazione arriva a saturazione il file con la registrazione corrente va a sovrascrivere il piu’ vecchio, così da garantire una registrazione continua senza doversi preoccupare dello spazio;
– spesso hanno la funzione di “salva filmato” manuale o automatica, che consente in caso di accadimenti importanti o urti, di spostare il video in corso di registrazione in uno spazio della memoria dove non verrà sovrascritto dalla funzione loop, salvaguardandolo;
– hanno un obiettivo con un ampio grandangolo, così da poter riprendere buona parte dello spazio visibile, spesso anche maggiore di quello coperto dagli occhi, anche perchè essendo spesso applicate sul parabrezza anteriore sono oltre i montanti e quindi hanno meno problemi di punti ciechi.
Avere una dashcam oggi è fondamentale per molti aspetti. Il principale è l’autotutela in caso di sinistri. A me è accaduto ad esempio che in un parcheggio (privato ma ad accesso pubblico, quindi con applicazione integrale delle norme del codice della strada e del codice delle assicurazioni), un automobilista uscisse in retromarcia danneggiandomi la fiancata. Mancando testimoni le assicurazioni avevano deciso per optare per un concorso di colpa 50/50 ma, quando ho fornito il video, mi è stata riconosciuta la ragione al 100%. In questo caso s’è trattato solo di danni materiali, ma in un caso ho rischiato di investira una ragazzina che, dal nulla, si è letteralmente gettata in mezzo alla strada per andare da un amico dal lato opposto: ero praticamente fermo essendo appena partito, ma se l’avessi investita e se non avessi avuto una dashcam, sicuramente sarebbe stato impossibile difendermi adducendo l’azione improvvisa della ragazzina impossibile da evitare nonostante la velocità estremamente ridotta, e mi avrebbero addebitato tutti i danni eventuali anche fisici per la ragazzina. Questo è probabilmente il motivo principale, ed è quello che mi ha spinto ad installarne sull’auto, sulla moto e anche in bici (alimentata da un fanale che fa da power bank con presa USB), soprattutto su quest’ultima dove la mancanza di rispetto dei veicoli a motore si manifesta praticamente ad ogni uscita.
A volte il sinistro non riguarda voi, ma potete essere testimone affidabile in caso di incidente che riguardi terze persone. Spesso si vedono su alcuni canali le ricerche di testimoni, perchè l’investitore è scappato, perchè la dinamica non è chiara (non si sa chi avesse il semaforo rosso) o ci sono dubbi sulla velocità. Ecco che in questi casi poter essere presenti con una telecamera e poter portare un video può essere di fondamentale importanza.
Legato proprio alla mancanza di rispetto, il terzo motivo è la registrazione dei comportamenti illeciti, che poi documento sulla mia pagina youtube, dove raccolgo i casi più eclatanti, una sorta di Bad Drivers of Italy privata di cui condivido i link sulla pagina facebook (previo oscuramento delle targhe). Ciò che colpisce di più e che spesso non ci si rende conto della quantità di violazioni che ogni volta vengono immortalate dalle riprese video, anche in tragitti brevi, o della diffusione degli stessi, comportamenti spesso dati per innocui e regolari. Prendete ad esempio il parcheggio contro mano, illecito secondo l’art. 157 del C.d.S., che regola appunto l’arresto, la fermata e la sosta dei veicoli e che in particolare nel comma 2 recita: “Il veicolo deve essere collocato il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia”, non ci sono quindi spazi di interpretazione, eppure è pratica assolutamente comune parcheggiare l’auto contromano per non parlare dei numerosi passaggi con il rosso, tralasciando i limiti di velocità i cui segnali sono da considerarsi ormai più come addobbi delle strade che come divieti. Poi magari questi sono gli stessi che vengono a lamentarsi dei ciclisti, salvo poi andare a guardare le migliaia di video sul canale di Bad Drivers of Italy e scoprire quanto i clististi siano i protagonisti delle violazioni del codice (spoiler: praticamente nessuno, e quasi sempre ciclisti urbani e addetti alle consegne).
Quindi, il mio consiglio è quello di acquistare ed installare una dashcam (l’installazione base e’ banale: una ventosa ed un filo che arriva alla presa accendisigari), fosse anche solo per autotutelarvi: le trovate su amazon, costano poche decine di euro ma possono preservarvi da grosse gatte da pelare ed essere di aiuto per gli altri in caso di incidente.